lunedì 31 gennaio 2005

Scuola desiderata e scuola rifilata.

In questi ultimi giorni, a causa del parere urgente richiesto dal Ministero della Pubblica Istruzione, tra gli insegnanti della scuola secondaria superiore, abbiamo notato un via vai di quadri orari “fai-da-te”, ultra-specifici per indirizzi e curricoli vari, da fare invidia al miglior esperto delle Ferrovie dello Stato. Il Lettore si tranquillizzi. Non abbiamo intenzione di contribuire alla sbornia di orari settimanali-annuali-curriculari. Ce ne sono abbastanza. Tra l'altro, questi quadri orari sono stati proposti da persone molto più competenti di noi. Quello che qui desideriamo proporre, viceversa, è una riflessione critica su tutto questo fervore di orari che vengono sfornati a ritmo indiavolato e sul loro meta-significato. Anticipiamo che potremo essere antipatici a qualcuno nel dire le cose che seguono. Ma è un rischio che dobbiamo e vogliamo correre.
Partiremmo dicendo che è necessario smetterla di prendere sul serio l'eventualità di strappare al Ministero della P.I. anche una sola ora settimanale di fisica in più alle altre discipline, perché il suddetto Ministero non la darà mai! Non so se è stato notato, ma questo Ministero chiede pareri a tutti e poi decide da solo su ciò che gli interessa. E’ una presa in giro. Tra l’altro i docenti di questa disciplina hanno tutti contro. Vi sono i Matematici. Guai a proporsi di strappare loro un’ora settimanale. Non scherzano! A loro, che hanno dalle scuole elementari ben cinque-sei ore settimanali di matematica per 13 anni, non va giù che docenti di “pseudo-tecnologia” possano avere qualche ora di lezione in più in laboratorio, dove accusano gli altri di non fare niente. Vi sono quelli di Scienze, cioè i “tuttologi”, che guai a togliere loro mezz’ora settimanale. Questi docenti, dicono, devono insegnare tante discipline: Biologia, Zoologia, Chimica con Laboratorio, Astronomia, Geofisica e gli altri, con una “disciplinetta” da nulla, vogliono togliere loro una preziosa ora? Mai! Non parliamo dei Colleghi dell’asse umanistico e artistico che credono gli insegnanti di fisica essere dei docenti di nicchia, al limite dei “fabbriferrai” che fanno un po’ di “applicazioni tecniche” e basta. I Colleghi di Storia e Filosofia guardano tutti dall’alto in basso, con la puzza sotto il naso. Quelli di Lingua straniera non ne parliamo. Dunque, non vale la pena darsi da fare. Ma sono, e remano contro, anche e purtroppo i Direttori Generali e gli Ispettori Ministeriali che, al contrario degli altri, contano molto al Ministero. Questi non scherzano per niente! Dunque, non aspettatevi nulla, perché nulla riceveranno gli altri e al diavolo la ricerca scientifica. Tanto, dicono loro, dai Sottosegretari agli Esperti di politica scolastica dei partiti del Polo (ma neanche quelli del centro-sinistra scherzano), con un accordo quadro che il Presidente del Consiglio farà con il Presidente USA, tutto si aggiusterà. Si veda ciò che è successo nel caso della mega-commessa dell’elicottero della Casa Bianca, vinta dall’italiana Augusta-Finmeccanica.
Un consiglio da profani? Si miri a strappare un curricolo adeguato solo al liceo scientifico e si abbandonino ogni forma di pretesa per gli altri indirizzi. Anzi. Per strappare un’ora allo scientifico, sarebbe auspicabile addirittura cedere qualche altra ora al linguistico e al classico. Lo scambio sarebbe vantaggioso per la semplice ragione che tanto, 1+1+1, oppure 2+1, oppure 2, al classico e al linguistico non cambierebbe assolutamente nulla. Gli studenti di questi indirizzi di area umanistica, ignoranti erano prima e ignoranti rimarrebbero anche dopo. Invece, allo scientifico, in un solo indirizzo forte, la fisica dovrebbe essere disciplina di riferimento per tutti quei giovani veramente interessati allo studio del mondo della natura e dei metodi della ricerca scientifica. Solo così, lo studente veramente interessato alla fisica, potrebbe studiare, in modo significativo, la disciplina di Galileo e Newton. Se a uno studente piace la fisica, vorrà dire che dovrà iscriversi al liceo scientifico, altrimenti vada a fare Latino e Greco al classico. In ogni caso, al di fuori dello scientifico, la fisica sarebbe comunque studiata sempre male. Perché? Semplice. Per incompetenza di tutti gli operatori, docenti inclusi. Senza tecnici e assistenti, senza laboratori adeguati e senza docenti di fisica competenti non solo in fisica teorica, ma soprattutto in fisica pratica, tutti questi indirizzi sono destinati a creare curricoli dove vengono e verranno sempre di più allevati, analfabeti di ritorno. Noi la pensiamo così.

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