Sappiamo tutti cosa sta succedendo nella infelice striscia di Gaza. Fino a pochi giorni fa in quella martoriata terra c’era una fragile tregua che permetteva a tutti di non subire bombardamenti da entrambe le parti. Hamas ha violato la tregua per gli sporadici lanci di razzi effettuati nel territorio ebraico e Israele ha risposto con forti controbombardamenti via aria, mare e terra. Hamas ha lanciato i razzi che hanno punzecchiato Israele mentre l’esercito israeliano sta falcidiando Gaza e i palestinesi che vi vivono. Questi i fatti e passiamo alle opinioni. Ci sono due tipologie di convincimenti che si fronteggiano, oltre naturalmente a quelle dei due attori protagonisti della contesa, che sono Hamas e Israele. Si trovano entrambi in Europa e sono i filo israeliani e i filo palestinesi. Entrambi hanno torto marcio e da decenni impediscono una vera pace. Lasciate stare gli americani, l'ONU, i russi, gli iraniani, i siriani, e chi più ne ha, più ne metta. Qui a risolvere il conflitto può e deve essere solo e soltanto l’Europa. Gli altri fanno più guai se si mettono in campo mentre l’Europa, se lo vuole, può risolvere il conflitto. E qui cade l’asino perché con la Presidenza di turno dell’UE alla Repubblica Ceca stanno venendo allo scoperto tutte le magagne. I cechi non stanno al gioco ipocrita della falsa politica di pace e i filopalestinesi fanno di tutto per impedire alla troika europea di fare il suo mestiere di pompiere che spegne i focolai. Credetemi, non si caverà un ragno del buco. La ragione è che l’Europa non ha una politica comune veramente europea, cioè una politica autenticamente “terza”, sia nei confronti dei primi (i palestinesi), sia nei confronti dei secondi (gli israeliani). La verità è che l’Europa dovrebbe proporre un trattato di pace suo, autonomo e indipendente del tipo “prendere o lasciare”. Dopo di ché dovrebbe lanciare un ultimatum ad entrambi i contendenti e dire loro che se non accettano di sedersi al tavolo delle trattative europeo, in Europa, con due delegazioni autorizzate che hanno il potere di mettere una firma vincolante al trattato di pace, entrambi i contendenti saranno boicottati in maniera categorica e totale. Ma questo non lo vogliono né i mediocri Primi Ministri europei, ai quali interessa di più l’”apparire” che il “produrre risultati”, né i limitati e miseri Primi Ministri arabi che più di tutti vivono la politica come mediazione e ipocrisia. Noi la nostra modesta proposta l’abbiamo lanciata. Agli altri la capacità di tradurla in procedimenti concreti per produrre risultati. L’alternativa è la recita di piccoli e modesti attori su un teatrino da avanspettacolo, in quanto tutti questi pessimi primi-attori di provincia non si rendono conto che stanno giocando con il fuoco contro innocenti piccoli e grandi che non hanno colpe e che muoiono sotto l’effetto di entrambe le armi lanciate da Hamas e da Israele. Lo si sappia!
domenica 4 gennaio 2009
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