Il quotidiano “La Repubblica” informa per ben tre volte nella stessa edizione che un fantomatico sindacato autonomo romano del settore del commercio, un certo Flaica-uniti-Cub, intende protestare con un boicottaggio dei prodotti ebraici made in Israel. Questo “sindacato”, per denunciare la politica dei bombardamenti israeliani a Gaza, presenterà a breve una lista di negozi ebraici a Roma. Questa la notizia di oggi che intendiamo commentare brevemente. Il giornale “La Repubblica” è un lupetto birichino che cerca sempre di seguire la regoletta d’oro scritta nel titolo. Non si capisce perché un giornale a tiratura nazionale si presti a questi mezzucci sottobanco per pubblicizzare una iniziativa di parte, di pessimo gusto anti-israeliana. Il giornale di Ezio Mauro, in pratica per ben tre volte nello stesso giornale, informa i lettori che c’è una proposta di un sindacato del commercio per boicottare i negozi di ebrei. A nostro parere, queste iniziative si commentano per quello che sono: razziste, xenofobe e di interesse di parte. Noi non boicotteremo i prodotti israeliani perché ci piacciono i prodotti locali, specie quelli relativi alla cucina romana, aperta a tutti, non discriminante e, soprattutto, intelligente. Ma in questa occasione, per rispondere all’iniziativa razzista, faremo uno strappo alla regola e mangeremo per un po’ anche il pane azzimo, che normalmente non mangiamo, per solidarietà verso i discriminati. A chi fa orecchie di mercante diciamo che mangiamo volentieri anche il pane arabo, meglio se palestinese, alla sola condizione che chi lo produce non vada a bruciare le bandiere israeliane o di un altro stato in piazza. Non ci piacciono coloro che manifestano con intolleranza e odio.
giovedì 8 gennaio 2009
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