martedì 13 gennaio 2009

Il sogno di un egiziano che desidera andare a Strasburgo in rappresentanza della sua cattolica italianità.

Magdi Cristiano Allam si presenta candidato alle prossime elezioni europee. In una conferenza stampa per la presentazione della lista ha mostrato il logo del suo nuovo partito. Su diversi giornali sono riportati gli ingredienti politici più significativi del suo pensiero. Una sintesi incompleta del manifesto del suo partito si può trovare nel suo sito web. Questa è la notizia che commenteremo brevemente oggi. E passiamo alle nostre opinioni. Seguiamo Allam da molto tempo e conosciamo la sua attività giornalistica. E' un uomo preparato, competente, integerrimo, intellettualmente onesto e coraggioso. Abbiamo scritto tempo fa un post favorevole su di lui. Dunque, diciamo che ci sono tutti gli ingredienti per convincerci della bontà della sua ultima iniziativa. Invece ... c'è qualcosa che ci lascia un po' disorientati e confusi per la sua ultima scelta. Cosa ne pensiamo? Non sappiamo, forse ci sbaglieremo, ma crediamo che dopo la sua conversione, dopo cioè avere abbracciato la fede cattolica in modo indubitabile, ci sembra che sia diventato un po' diverso da prima. Lo troviamo meno laico, più intransigente, meno disponibile a comprendere le ragioni degli altri. Insomma, è meno secolare e più confessionale. E per noi che vediamo la Religione come un fatto di grande responsabilità, privatissimo ed esclusivamente spirituale, mai da esporre come si fa con un bigliettino da visita, siamo perplessi. Ci sbagliamo? Sarà. Però sentiamo che c’è nascosto dell’altro nel suo lungo comunicato. E poi, se dobbiamo essere sinceri, pensiamo che sia stato troppo evasivo sui problemi politici concreti e si è mantenuto volutamente sulle generali. Certo che a confronto con i professionisti della politica italiani di centrodestra e di centrosinistra dare il voto a un candidato probo ed eticamente a posto come lui sarebbe di per sè un fatto positivo, piuttosto che darlo a quei filibustieri pro-Berlusconi e/o pro-Veltroni che pensano solo al potere. Saremmo peraltro curiosi di sapere cosa pensa del conflitto di interesse di Berlusconi e come intenderebbe risolverlo se diventasse l’ago della bilancia della politica nel Parlamento italiano. E cosa pensa dei condoni che hanno rimesso in libertà migliaia di mascalzoni e del tentativo di togliere ai giudici la possibilità delle intercettazioni telefoniche per garantire ancora di più l’impunità agli imbroglioni soprattutto nel campo dei reati contro la corruzione, Lo aspettiamo a qualche tribuna politica per saperne un po’ di più. Intanto prendiamo atto che esiste un tentativo di introdurre un po’ di etica nella politica italiana e questo è già un fatto positivo.

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