I giornalisti sportivi hanno stilato la classifica finale degli ultimi giochi olimpici 2008 che si sono svolti nel mese di Agosto a Bejing, in Cina. In base al medagliere hanno dichiarato che la Cina ha vinto per il maggior numero di medaglie d'oro, ben cinquantuno (51/21/28/100) mentre gli USA sarebbero primi per il totale del numero di medaglie, ben centodieci (36/38/36/110). Diciamo subito che a noi questa storia delle classifiche ci annoia. Sono temi fuori tempo. Avevano un senso quando i nazionalismi tra gli Stati permettevano una gestione politica delle medaglie. Adesso non ha più senso. Prevale solo l'individuo, ovvero l'atleta con i suoi record, la sua bravura, la sua potenza. Nient'altro. Michael Phelps e Usain Boilt ne sono un esempio. Tuttavia vogliamo dire la nostra. Ci permettiamo cioè di dissentire da questa semplicistica e furbetta interpretazione della graduatoria. Ci sembra riduttivo accettare il confronto basato sul fatto, per esempio, che tra cinesi e irlandesi, come dire tra un paese con più di un miliardo di abitanti e un altro con poco meno di diecimilioni, abbiano vinto i cinesi perché questi ultimi hanno preso 51 medaglie d'oro mentre gli irlandesi nessuna. Che senso ha confrontare due elementi eterogenei come un paese che è quasi un continente e un altro che, al confronto, è un'isoletta. La realtà è che il paragone deve essere fatto tra l'intera UE e gli altri. In questo caso ha stravinto in tutti i settori possibili e immaginabili l'Unione Europea con ottantasette medaglie d'oro, centouno di argento, novantadue di bronzo e per un totale stratosferico di duecentottanta (87/101/92/280)! Che poi gli atleti cinesi sono stati bravi in diverse discipline questo è vero. Ma niente graduatorie fasulle, per favore.
giovedì 4 settembre 2008
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