martedì 30 settembre 2008

Blocco delle intercettazioni telefoniche e salvezza di Berlusconi.

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dichiarato che è sua intenzione far approvare una legge definitiva che blocchi TUTTE le intercettazioni telefoniche per qualsivoglia reato. Questa in sintesi la notizia riportata da molti quotidiani in questi giorni. Ed ecco le nostre opinioni. Finalmente viene svelato il desiderio nascosto di Silvio Berlusconi. Il padrone di Mediaset ha alla fine confessato alla stampa le sue vere intenzioni su come risolvere definitivamente la questione dei procedimenti della magistratura nei suoi confronti. Durante un momento di irritazione, dovuto al rinvio del cosiddetto lodo Alfano alla Consulta per anticostituzionalità, il Presidente del Consiglio vuole mettere defintivamente in ginocchio il "Partito dei giudici" facendo approvare dal Parlamento l'ennesima legge ad personam in grado di elimininare a priori qualunque possibilità della magistratura di inquisirlo. Questo è il più importante e prioritario obiettivo politico che si propone di conseguire al più presto per essere "al sicuro" nei prossimi anni. Se ciò si verificherà avremo in Italia una magistratura che non potrà perseguire i mascalzoni che delinquono perchè non sarebbe possibile intercettarli, come normalmente fanno tutte le magistrature dell'intero Globo terrestre. Abbiamo finalmente appreso quale è il più grande desiderio del padrone della più lucrosa catena televisiva d'Europa: essere "diseguale" dagli altri per essere uguale a se stesso, cioè essere "unico", "non perseguibile" e "al di sopra" della legge. Da come stanno evolvendo le cose si può dire che ci sta riuscendo in pieno. Con la complicità di centinaia di parlamentari non scelti dai cittadini ma imposti da lui medesimo nelle liste elettorali bloccate dalla legge ad personam approvata nella sua penultima legislatura, Berlusconi sta strozzando la moralità del paese, alterando la normale dialettica parlamentare che dovrebbe essere basata non solo su basi regolamentari ma, soprattutto, sulla "prassi dell'etica". Non ci stancheremo di criticare il suo modo di intendere la politica: strumento, e solo strumento, per perseguire i suoi interessi. Stop. Questo è il primo problema di questo paese. Abbiamo un Capo di Governo che non comprende l'importanza del detto: "prima di essere rigorosi con gli altri è necessario esserlo con se stessi". Ma cosa ci si può aspettare da un individuo che si è arricchito con la televisione delle veline? E poi si chiede perchè tutti gli italiani non lo amano.

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