domenica 28 settembre 2008

Scontro Gelmini-Epifani sulla scuola: i soliti incompetenti.

Dopo la sfilata di protesta obbligatoria dei bambini contro l'attuale Ministro della P.I. va in onda un altro teatrino. Si tratta della minaccia della CGIL di indire uno sciopero generale contro il Ministro della P.I. per la reintroduzione del maestro unico. Gelmini da una parte, Epifani dall'altra. Chi ha ragione? La nostra opinione è che abbiano torto entrambi perchè non ha niente di educativo la querelle "maestro unico=risparmi" e l'altra, contraria "gruppo di maestri=conservazione posti di lavoro". Entrambe le proposte sono il risultato di due interessi di parte. Chi viene sconfitto in questa burla di contrapposizioni sterili? Purtroppo, a perdere sono la scuola e l'educazione dei nostri ragazzi. Ma è mai possibile che in Italia quando c'è da cambiare qualcosa si pensa solo al contenitore in cui mettere il vino e nessuno si interessa al contenuto? Ovvero, è più importante la botte o la qualità del vino? Dunque, la soluzione del "Problema scuola" non è se sia meglio un solo insegnante o un gruppetto di maestri. No. Nell'uno o nell'altro caso la soluzione corretta è che tipo di preparazione devono avere i maestri per poter insegnare e che tipo di formazione essi debbono fornire ai bambini della scuola primaria per far imparare loro "a saper leggere e far di conto". Quello che è importante sono le competenze e non gli ordinamenti. Sono le capacità e non le strutture. Noi sfidiamo la CGIL e il Ministro della P.I. a lasciare libere e in totale autonomia le scuole dell'intera Repubblica di poter scegliere quale delle due proposte desiderano adottare. Naturalmente a condizione di giustificarlo nei relativi Piani di lavoro didattici ed educativi. Con le verifiche finali avremo la risposta corretta se ci sono differenze o meno tra le due sperimentazioni. D'altronde, nell'Antico testamento il Saggio Salomone quando dovette decidere a chi affidare il bambino a una delle due madri che lo reclamavano come il proprio, decise di dividere con la spada il neonato e di darne metà a ciascuna delle due che ne reclamavano il possesso. Come saprete, alla fine, la bugiarda fu scoperta perchè la vera madre, pur di non vedere ucciso il proprio bambino, rinunciò alla richiesta. Noi non abbiamo un Salomone moderno ma possiamo scoprire quale delle due proposte potrebbe conseguire i migliori obiettivi didattici ed educativi adoperando la tecnica di Salomone. E cioè valutando il lavoro svolto. Purtroppo temiamo che indipendentemente da chi vincerà il braccio di ferro le proposte della coppia Gelmini-Epifani faranno una sola vittima: la scuola. Perchè? Perchè a Epifani interessa il numero di tessere sindacali dei maestri e alla Gelmini interessa risparmiare sulle spese del personale della scuola. Dunque, nessuna soluzione è dietro l'angolo e tutto è rimandato. Come al solito, niente di nuovo all'orizzonte. Siamo in Italia.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa Zeno, capisco che tu voglia fare sempre il commentatore bipartisan, ma se il sindacato non difende il posto di lavoro dei lavoratori, che sindacato è? Quale sarebbe il suo ruolo? Tu parli, come al solito, nei panni di quello che ha la pancia piena! Voglio vedere come avresti reagito se, quando insegnavi tu, un ministro in cerca di applausi avesse tagliato il numero degli insegnanti di fisica e ti avesse lasciato senza posto di lavoro!
E poi, lo sai tu che in Lombardia, la Regione regala 1200 € (indipendentemente dal reddito)alle famiglie che iscrivono i propri figli nelle scuole private, meglio se gestite dalla Chiesa Cattolica?

La verità sai qual'è? E' che vogliono distruggere la scuola pubblica mettendola in concorrenza con quella privata. Parlano di liberismo, ma che liberismo è quando il "privato" sopravvive con i soldi dello Stato o della Regione, cioè con i nostri soldi? Questo è statalismo allo stato puro, altro che!
Intanto per avere il rimborso dei libri nella scuola pubblica (250-300 €) devi dimostrare di essere un morto di fame e te li danno dopo mesi che li hai già tirati fuori dalle tue tasche.
Che schifo!!!

Ciao
Rugiada

Anonimo ha detto...

Cara Rugiada,

con il Berlusconi di oggi, più forte che mai in Parlamento e nel Paese, uno sciopero generale della CGIL-scuola non produrrà alcun risultato politico. Stop. In verità lo sciopero che vuole fare la CGIL è uno sciopero che cerca di spostare l'attenzione dal merito della politica scolastica al metodo di lotta contro Berlusconi. Non vedo come si possa mettere in difficoltà il Governo se non si stringe all'angolo l'avversario incalzandolo con proposte e progetti concreti e validi. In realtà il Sindacato (tutte le sigle) nella scuola ha abbandonato da tempo la lotta contro l'Amministrazione scolastica perchè è nell'apparato di governo. Con la legge sul consociativismo nella conduzione della politica scolastica, Dirigenti scolastici e sindacalisti governano la scuola a loro piacimento sul piano della dislocazione del personale e degli organici. Della qualità del servizio, della bravura degli insegnanti, dell'efficacia della didattica tutti se ne infischiano. Cara Rugiada (a proposito, che bel nome hai, sembri una farfalla delicata con un pungiglione da vespa), nel mondo della scuola non ci sono mai stati licenziamenti perchè non ci sono mai state assunzioni corrette mediante concorsi. Le assunzioni sono avvenute quasi esclusivamente con leggine che immettevano nei ruoli i precari gonfiati da tutte le istituzioni politiche e sindacali. Adesso si scopre che hanno sbagliato e che è necessaria una cura dimagrante. Non sono io a determinare le politiche di assunzione nella scuola. Se si fossero fatti sempre i concorsi, a tutt'oggi ci sarebbero posti a sufficienza per gli insegnanti più bravi. Che poi Mr. Berlusconi può fare quello che vuole in Parlamento lo si deve esclusivamente agli italiani che lo hanno votato. Io non c'entro.

Anonimo ha detto...

Caro Zeno, secondo te la CGIL è consociativista col governo Berlusconi? Per favore, non farmi ridere! Ma se mr. B. fa di tutto per tagliarle le unghie, per isolarla, denigrarla, delegittimarla.
Dunque per te il sindacato e l'opposizione non devono scioperare, non devono scendere in piazza a manifestare, cosa devono fare?? Tacere? Fare un sonnellino? Parlare del tempo come fanno i vecchietti ai giardinetti?
A me sembra che sia arrivato il momento di urlare, non credi?

Perchè tutte le volte ti devo ricordare che quando mr. B. era all'opposizione sbraitava e organizzava proteste contro il governo Prodi ecc...? Lui poteva, il sindacato non può?

Poi per quanto riguarda i sondaggi, mah... comincio ad avere qualche dubbio, sai, sulla loro veridicità! Qui tutti si stanno allineando al pensiero unico, anche quotidiani insospettabili.

Ciao
Rugiada, la Farfalla Pungigliona.

Anonimo ha detto...

"Tutti presi dal salvataggio di Alitalia che non è salva perché non esiste più e che ci costerà probabilmente più di tre miliardi di euro, pari al taglio della spesa per la scuola dei prossimi anni. Tagliamo tre miliardi alla scuola e migliaia e migliaia di maestri e dipendenti per andare a pagare i debiti di una società pubblica che viene regalata ai sedici fratelli bandiera." Marco Travaglio - Blog di Beppe Grillo

Tu ancora ti preoccupi di salvare i contenuti? Fra poco non ci sarà più nemmeno il contenitore.

Ciao
Livio

Anonimo ha detto...

Carissimi Rugiada e Livio,

le proteste e gli scioperi quando sono effettuati per la salvaguardia di posti di lavoro legittimi sono da condividere. Apprezzo il lavoro delicato dei Sindacati ma qui c'è un Governo che ha una maggioranza schiacciante. Vorrà dire qualcosa, no? Speriamo che la dialettica politica produca frutti e non sciupi energie e risorse.
Grazie per i vostri interventi.

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