mercoledì 1 ottobre 2008

Politica e DNA dei nostri connazionali.

Che fine ha fatto l'inchiesta della magistratura sull'ex ministro verde Alfonso Pecoraro Scanio a proposito del reato di corruzione? Il crimine contestatogli non è da poco: viaggi di stato e soggiorni gratis e altri regali in cambio di favori quali contributi pubblici o interessamento in appalti con l’ipotesi di associazione a delinquere e corruzione come aggravante. Mica bruscolini! Un politico verde che scaricava sulla collettività i costi dei suoi “vizietti” personali. Un personaggio dell’”alta politica” italiana (Ministro in diversi governi di centro-sinistra) che invece di dare alla sua vita una dirittura morale e valoriale forte e incessante si cibava di interessi personali in atti di ufficio. E' singolare come in internet si trovino siti di pseudo-ambientalisti in cui si difende l'amico verde Scanio prendendosela con i giornali "Libero" e "Il Giornale" ai quali si contesta che non parlavano mai dei voli privati che Berlusconi faceva per andare a vedere ogni singola partita della sua squadra. Questo modo di ragionare ci ricorda il tentativo goffo di alcuni condomini del nostro condominio che avendo commesso delle irregolarità e/o abusi edilizi si giustificavano dicendo che siccome altri lo avevano fatto in precedenza allora “il fattaccio” non era da condannare. Mutatis mutandis l’episodio ci ricorda la risposta della sorella di un parroco di un paesino meridionale ad una sua cliente, che di fronte alle proteste della signora per avere comprato da lei del vino sfuso alterato con sostanze proibite, rispose dicendo che “nel commercio non è peccato rubare”. Dunque, non si tenta di scagionare il compagno verde perchè innocente. No. Lo si vuole aiutare cercando la scappatoia che siccome molti (Berlusconi, Matteoli, etc.) commettono un’azione illecita nessuno è da condannare. In Italia i Verdi sono stati per anni al timone di ministeri chiave in cui l’aspetto etico doveva essere la peculiarità del loro comportamento. Viceversa, hanno barato e miseramente. Hanno altresì indebolito il paese sul piano della ricerca scientifica e dell'approvvigionamento energetico di gas ed elettricità. Abbiamo purtroppo sprecato i migliori anni della nostra vita a inseguire il sogno che in Italia potesse esistere una forza politica indubitabile sul piano dei valori. Che fine hanno fatto le figure illustri dell’inizio della “prima Repubblica”, ovvero gli Einaudi, i De Gasperi, i La Malfa, gli Spadolini, i Pertini, etc.? Che delusione il DNA dei politici della Casta, eletti o nominati dalla politica. E’ inutile, di loro non ci si può più fidare.

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