E’ il solito problema dei due pesi e delle due misure. Tutti a giustificare la protesta degli studenti. C’è la corsa al giustificazionismo. Intellettuali e uomini politici avversari che normalmente si detestano adesso sono tutti concordi nel legittimare le azioni, anche violente, degli studenti. Nessuno che si preoccupi degli effetti della protesta. Quando la nave sta per affondare tutti a far festa sul ponte. Ma non deve essere un bello spettacolo quello che si vede da lassù. E’ questa l’amara realtà del paese Italia all’indomani dell’acutizzarsi delle proteste, anche violente, degli studenti. La novità sta nel fatto che mentre in precedenza i professori che sostenevano gli studenti erano solo quelli settari di fisica, adesso la solidarietà è aumentata anche in quantità non certo in qualità. Nessuno che si preoccupi del fatto che stiamo vivendo in un paese bloccato e consegnato all’immobilità, nel quale si realizza il massimo dell'ingiustizia e dell'immoralità. Nelle convulse giornate quotidiane di manifestazioni contro il governo e nell’agitazione della lotta politica, nessuno comprende che il problema non è la “protesta”, ma è la “testa” di tutti coloro che non hanno la più pallida idea di come uscire dall’emergenza economica e sociale in cui versa questo disastrato paese che mostra una società sempre più frammentata e priva di inquadramenti istituzionali intorno ai quali stringersi uniti per far fronte alle crisi. Il plurale è d’obbligo perché, al contrario degli altri paesi, in Italia non c’è solo una crisi economico-finanziaria. No. Ci sono tante crisi quanti sono gli aggettivi qualificativi che servono per sintetizzare la corsa verso il basso della società italiana, ovvero politica, istituzionale, etica, economica, finanziaria, etc. Infatti, c’è la crisi del debito pubblico che non si riesce a ridurre neanche di un euro che l’indomani è aumentato di due euro. C’è la crisi della scuola, che non ha mai visto una legge in grado di attuare i miglioramenti nello studio e nei risultati degli stessi studenti che protestano per ovviare al disastro di avere i più ignoranti studenti d’Europa. C’è la crisi della magistratura, che un giorno è combattuta da Berlusconi per ridurla al silenzio, e il giorno dopo è combattuta da se stessa con le sentenze assolutorie a favore dei delinquenti criminali che non vengono condannati. C’è la crisi dell’informazione, in cui il conflitto di interesse di Silvio Berlusconi è ingigantito da una informazione banale, settaria e adulatoria. C’è la crisi della sanità, delle prigioni, delle opere sempre dette ma mai fatte, etc. Il problema di fondo è che i nostri tribuni, di centrodestra e di centrosinistra, non vedono che accanto al diritto di legiferare Cicero pro domo sua c’è il dovere di legiferare con senso etico di giustizia per aiutare i migliori e penalizzare i peggiori. In piccolo, accanto al diritto alla protesta c’è anche un diritto di chi vuole rimanere a scuola a studiare. Occupare le scuole e l’università non serve se poi i meritevoli sono sempre esclusi dai posti di lavoro che contano. Qui più di diritto all’occupazione si dovrebbe parlare di opera colossale di impoverimento e distruzione del paese. Lo dimostra il fatto che la sinistra sta devastando con violenza la scuola e il centrodestra la sta devastando ancor di più per l’insipienza delle proposte legislative che presenta, ed entrambi la stanno seppellendo definitivamente e irreversibilmente per l’eternità. Proprio un bello spettacolo, mentre la nave affonda.
sabato 25 ottobre 2008
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11 commenti:
"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio".
Da dove viene il pericolo: dagli studenti che ascoltano le lezioni in piazza o dai valorosi "gladiatori"?
Ai contemporanei l'ardua sentenza!
Lady Chatterley
Ieri, passeggiando in Piazza Duomo a Milano ho sentito i discorsi di alcuni pensionati "facinorosi" :" Uè, questi chi son quelli del Leoncavallo...Ha ragione il Feltri, la polizia dovrebbe dargli qualche manganellata nelle parti molli!...Barboni, andè tucc a lauraa!
Che abbiano letto l'ultimo intervento di Zeno sul suo blog?
Ciao
Pungolina
L'ultimo intervento di Zeno è di questa mattina. Impossibile per i pensionati *feltrini* aver letto qualcosa prima che fosse pubblicato. E poi Zeno ha detto cose diverse e più *elevate* delle manganellate. Zeno ha parlato di un paese alla deriva, senza un quadro valoriale e istituzionale di riferimento. Ha poi messo l'accento sul vuoto progettuale della sinistra e della destra.
Ciao.
Sono allibita... esterefatta....
Da bambina sentivo la nonna lamentarsi del fascismo... delle manganellate... delle violenze...
delle prepotenze.....
Certo stiamo vivendo in una società allo sbando... vuota... insulsa...
falsa... ignorante... cattiva... e chi più ne ha più ne metta..... ma questa società chi l'ha voluta? Chi l'ha formata?
Nel 1968 avevo 14 anni, quando parlavo contro i sessantottini mi sentivo dire : " Zitta ! Puzzi di latte. "
Oggi si raccoglie ciò che ieri si è seminato.
I signori che siedono al Governo chi li ha fatti sedere?! Certo che da soli non ci sono andati....
Rosaria
Cara Rosaria,
quando si controllano tutte le televioni, quasi tutti i giornali, e la maggior parte dei giornalisti televisivi sono genuflessi per paura di ritorsioni sulle loro carriere, quando la voce dell'opposizione è assente perchè i direttori dei telegiornali sono telecomandati dall'alto, quando si finge di essere in una democrazia ma in realtà si è già in una dittatura strisciante, bè sì è possibile che la gente dia il suo voto alla persona sbagliata.
Del resto gli italiani hanno inventato il fascismo, o no?
Anche Mussolini all'inizio fu acclamato dalle folle deliranti, poi, quando lo appesero a testa in giù a Piazzale Loreto, la gente faceva a gomitate per sputargli addosso.
Anch'io avevo 14 anni nel '68. Sai qual'è la differenza fra quegli studenti e quelli di oggi? E' che questi hanno ragione da vendere, mentre nel '68 hanno fatto solo un gran casino.
Carlotta
Il casino di ieri è quello di oggi.... quello di oggi è uguale a quello di ieri....
Almeno ieri esistevano degli ideali....ma oggi???....
Cominque manipolati erano ieri...manipolati sono oggi.
Ragione ?!
No comment!
Rosaria, non riesco a capire se sei in malafede o se sei semplicemente una che non si informa.
Fammi un piccolo favore, prima di fare interventi così superficiali e inadeguati, passa in rassegna qualche quotidiano e leggi, oltre ai titoli, anche gli articoli.
Lo so che leggere comporta molta fatica e richiede concentrazione, ma non è dignitoso da parte tua esprimere giudizi così radicali e offensivi verso delle persone che stanno lottando per il proprio futuro, senza un minimo di informazione equa.
E che diamine!! Un minimo di rispetto verso le persone bisogna averlo. E' perfettamente inutile riempire le Chiese la domenica mattina, per poi fare la cafona tutto il resto della settimana!
Ciao
Lady Chatterley
Cara Rosaria,
dato che sei così ben informata, potresti dirmi chi è che manipola gli studenti di oggi?
Ciao
Carlotta
Egregia Lady... Mi elenchi le offese.
Grazie!
Prima di iniziare a spiegarti perchè ho ritenuto offensivo il tuo commento desidero scusarmi con te per averti risposto in modo così aggressivo e per aver usato parole così dure. Purtroppo mi sono lasciata prendere dal demone dell’impulsività. Ti chiedo scusa.
Però adesso ti spiego perché mi sono arrabbiata. Vedi, ci sono due tipi di offese, quelle dirette e quelle indirette (come le tasse). Dire una parolaccia a qualcuno è un’offesa diretta e la persona che la riceve è legittimata a risponderti a tono o magari querelarti se lo ritiene opportuno.
Dire, come fa ad esempio l’attuale ministro Brunetta, che tutti gli statali sono dei fannulloni, è un offesa indiretta, che non colpisce alcuna persona in particolare, ma un’intera categoria di persone, screditandole e danneggiando la loro immagine agli occhi degli altri in modo indistinto, facendo di tutta l’erba un fascio senza nessuna distinzione. Personalmente trovo questo modo di agire estremamente vigliacco e ripugnante, perché oltre a instillare odio e antipatia, il ministro insulta gratuitamente un gran numero di persone che invece sono oneste e laboriose e che certamente percepiscono uno stipendio 10 volte inferiore al suo.
Dove voglio arrivare? Tu hai definito gli studenti che protestano nelle piazze italiane dei “manipolati”, cioè persone che non sono in grado di capire, di decidere, di agire da soli. In poche parole hai dato loro dei “deficienti” in modo indiretto senza nemmeno prenderti la briga di capire perché e per che cosa stanno lottando.
E’ come se qualcuno dicesse che tutte le catechiste sono bigotte, o che tutti i preti sono pedofili solo perché fra di loro ogni tanto si scopre che qualcuno lo è veramente. Generalizzare è dannoso perché denigra, calunnia gratuitamente, senza preoccuparsi delle conseguenze che le parole possono avere sulla reputazione altrui.
Spero di aver chiarito il mio stato d’animo.
Ciao
Lady Chatterley
Ti sei spiegata chiaramente....Grazie!
Però desidero dirti che se mi dicessero : "Tutte le catechiste son bigotte...quindi anche tu "....Mi farei una gran risata e replicherei : " Io ti dimostro il contrario e tu impara a conoscermi."...
Riguardo agli studenti....Sono stata studentessa anche io.... Anch'io ho vissuto gli scioperi e le proteste... Molte volte mi son ribellata a questi dicendo che il modo di agire non era consono e che si dimostrava di non usare la propria testa.... Non possiamo negare che gli Italiani... Laici o Cattolici....tante volte sono dei pecoroni....fanno le cose tanto per .... poi in fondo non importa nulla di quello che succede...
Nel nostro paese le cose vanno male, molto male. Ma con chi ce la prendiamo? Quei signori son là perchè noi lo abbiamo permesso....e quando qualcuno di noi cercava di far cambiare le cose ...è stato tacitato.
Ci offendono?! LO FACCIANO ! L'offesa su di me scivola via, non mi tange.... io sono diversa...penso che sia questa l'idea che dobbiamo metterci in testa....Lo so che è difficile accettare....Dalle mie parte si dice ( lo scrivo in italiano ) " Il banditore urla ciò che ha "....
Il mondo non si cambia con le urla..la violenza...gli insulti...
Diciamo di essere in Democrazia... ma è vero? Diciamo di pensare agli altri...Ma è vero? Cerchiamo il bene comune...Ma è vero?
Impariamo a dialogare con calma e civiltà....forse qualcosina si smuoverà.
Scusami e grazie. Rosaria dalla Sicilia
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