giovedì 9 ottobre 2008

Inciviltà e disservizio dei taxi a Roma.

La notizia che riguarda l'arresto dei tre tassisti romani e la conseguente condanna immediata per furto non può passare inosservata. Non può e non deve. E' necessario, viceversa, che i fatti di cronaca giudiziaria che incidono negativamente sul piano dell'etica e della condotta morale dei romani devono avere il massimo di pubblicità. La ragione è che l'opinione pubblica deve essere informata delle ricadute negative che il comportamento di coloro i quali sono stati condannati produce sull'intera città. E conseguentemente che vengano presi gli opportuni provvedimenti di censura e il ritiro della licenza, se ricorrono gli estremi, a chi ha sbagliato. E' a tutti noto che il disservizio dei taxi a Roma è un fatto e non un'opinione. E l'informazione che riguarda il pessimo comportamento dei tre tassisti merita di essere evidenziata perché, lo ripetiamo, lo pretendono l'onestà dei cittadini che utilizzano questo servizio e il continuo salasso che essi subiscono alla fine di moltissime corse. In pochi anni i cosiddetti “tassinari” hanno prodotto all'immagine di Roma capitale più danni che tutti gli eserciti dell'ultimo millennio che hanno invaso Roma. Neanche i Lanzichenecchi sono riusciti a tanto. Ma il motivo principale di queste poche righe di commento al fattaccio, di per se gravissimo e sconosciuto in Europa, è un altro. Il vero destinatario di questo post è il Sindaco di Roma, grande sponsor della categoria e della potente lobby che i tassisti romani utilizzano per finalità non certo nell'interesse pubblico. Questa lobby che ha votato in massa Gianni Alemanno alle ultime votazioni ha addirittura preteso ultimamente di nascondere a chiunque il nominativo del conducente durante il servizio. Incredibile! Il Sindaco ormai non ha più alibi. O risolve definitivamente la vertenza con i tassisti romani, riconducendo alla normalità la questione dei prezzi delle corse, oppure getti la spugna e riconosca la sua incapacità a gestire una carica in cui lui è il primo ad essere inaffidabile. Dopo aver scoperto che i tassisti romani uccidono per vendetta i conducenti privati che fanno loro concorrenza, che rubano anche le moto degli ignari cittadini che si sono fidati della loro presenza, pensiamo che a loro, in questa folle corsa all'escalation, non rimane più nulla da aggiungere. Tra lo sconforto e il pessimismo più cupo ai cittadini di questa sfortunata città rimane solo una cosa da fare: chiedere al Sindaco Alemanno di intervenire: ne va della dignità sua e della città.
Altri post relativi ai taxi romani. [1] [2]

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