mercoledì 8 ottobre 2008

Uccide una donna in attesa di un bambino: doppio reato. Ma i conti non tornano.

Il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza di difficile comprensione. Chi uccide una donna incinta in realtà uccide due persone. Per cui la pena totale è la somma delle due pene parziali. Nel caso in questione il Tribunale ha sentenziato che la pena deve essere 24+3=27. Ma i conti non tornano, perchè avrebbe dovuto essere 24+24=48. Perchè la vita di un bambino non ancora nato dovrebbe valere soltanto un ottavo di quello di una donna? L'unica spiegazione possibile a questa confusione giuridica e matematica è che fra riti abbreviati, attenuanti generiche e altri "aiutini" vari, la pena si accorcia a quasi la metà. E' giusta questa sentenza? A nostro parere no. Per risolvere la questione sarebbe auspicabile riformare interamente il Codice Penale, in modo tale che quando si presentasse un caso come quello dello "zozzone" che ha avuto il coraggio di sopprimere in un solo colpo due vite umane, si dovrebbe affibbiargli l'ergastolo e basta! Il resto sono favole o, meglio, il resto è una sconfitta dell'intera società italiana che permette un buonismo che è semplicemente vergognoso. E se i parlamentari, di destra e di sinistra, si permetteranno di avanzare difficoltà di sorta per la modifica del codice penale, si riduca la nuova legge a un solo articolo, nel quale si dica a chiare lettere che "a decorrere dal prossimo 1 gennaio, le pene previste dal CP sono tutte triplicate". Stop. Pensiamo che il Parlamento potrà liquidare l'unico articolo in poche settimane, tanto ci sarà poco da discutere: o si è d'accordo, o non si è d'accordo. Non ci sono altre possibilità e, soprattutto, visto il malcostume dei lavori parlamentari, non hanno senso i famosi emendamenti con i quali vengono stravolte le leggi in Italia. Così faremo uscire allo scoperto i veri responsabili delle vergogne legislative nazionali. Ma dubitiamo che si farà qualcosa. Da quando sono andati al potere gli ultimi governi, tutti e indistintamente, c'è stata una sola corsa: quella ad aiutare i delinquenti con indulti e depenalizzazioni dei reati. Altro che. Con la mania della persecuzione dei giudici l'attuale Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è il più scatenato. Ma anche i sinistri ex-parlamentari della sinistra massimalista non hanno scherzato. Lì, addirittura, si è dato un aiutino anche agli ex terroristi delle brigate rosse. Per non parlare dell'inettitudine dei vari governi di centro-sinistra che, con l'ex ministro Mastella, hanno permesso il più grande esodo di massa dalle carceri che la mente umana ricordi. E i destinatari dell'indulto, dopo una settimana hanno iniziato di nuovo a delinquere. Complimenti a questi parlamentari "buoni" e "amichevoli". E intanto le famiglie degli assassinati, al danno hanno dovuto aggiungere la beffa di vedere i carcerati partecipare in televisione a dibattiti salottieri. Che tempi, Signori!

1 commento:

Anonimo ha detto...

mala tempora curunt

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