venerdì 24 ottobre 2008

Indispensabile e superfluo in un viaggio.

Sul sito internet del Dipartimento di Stato americano, e precisamente nel documento intitolato A Safe Trip Abroad, cioè Un viaggio sicuro all'estero, si legge di "non accettare cibo nè bevande da stranieri". Dice Duccio Canestrini nel suo interessante libro di letteratura di viaggio Non sparate sul turista, che quella citata è "una raccomandazione scioccante, perchè nella sua semplicità cancella millenarie tradizioni di ospitalità". Vero. Verissimo. Quante volte noi turisti viaggiatori, magari in viaggi blindati dalla sicurezza indigena in paesi lontani, siamo stati invitati a bere un bicchiere di thè da estraneissime ma generose famiglie autoctone, che con quel semplice gesto di antica tradizione ci dimostravano simpatia e toccante bontà d'animo? Ma ritorniamo alla sconcertante, sebbene comprensibile, dichiarazione. Se il turista per sicurezza non deve accettare nè cibo (quanti panini abbiamo mangiato!), nè bevande (quante tazze di thè abbiamo bevuto!), in fin dei conti che cosa deve portare con sè per viaggiare sicuro? La risposta l'ha già data Marina Misiti nel suo ottimo e-book Come fare (bene) le valigie che noi abbiamo diligentemente scaricato dalla rete e letto per conoscere concretamente l'elenco delle cose da mettere in valigia quando partiamo. Non vogliamo anticipare la soluzione per non togliervi il piacere della scoperta. In sostituzione, riportiamo invece la sarcastica risposta, riportata da Duccio Canestrini sottoforma di barzelletta impietosa relativa ai turisti estremi. Eccola: "A un tale che si è iscritto a una gara di sopravvivenza in cui è permesso portare soltanto tre chilogrammi di materiale, un amico chiede: e tu cosa porti? Risposta: tre chili di dollari!" Meditate gente. Meditate sull'indispensabile e rigettate il superfluo. I viaggi non sono fatti per trasportare tutto il proprio abbigliamento all’estero. I viaggi sono principalmente un potente strumento per osservare (e meditare) da una finestra privilegiata il mondo e se stessi. W il viaggio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissimo post. Zeno e lo zen...
la filosofia del viaggio è proprio questa.

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