mercoledì 12 maggio 2004

Mandato d'arresto europeo. A che punto siamo?

Molto stranamente sui giornali italiani di oggi non c'è alcun commento circa la votazione alla Camera del provvedimento di legge relativo al mandato di cattura europeo. Tranne qualche quotidiano, la stampa italiana non si sta interessando adeguatamente al tema del mandato di arresto europeo. Eppure dovrebbe essere al contrario. Perbacco. Si tratta di una questione fondamentale circa l'efficacia giuridica di un provvedimento importantissimo che puo' essere preso da un giudice europeo per far arrestare qualche mascalzone che compie dei delitti in qualche paese europeo e poi si sposta in un altro paese dell'Unione per farla franca. Vedi per esempio il caso del terrorista rosso Cesare Battisti che, dopo essere stato condannato in Italia all'ergastolo per assassinio, si è rifugiato in Francia e la sta facendo franca in barba ai codici penali degli Stati. Sono perplesso e disorientato. Non capisco perche' su una materia cosi' delicata non c'e' alcun interesse da parte dei media italiani. Sembra di capire che, paradossalmente, il provvedimento e' passato in un ramo del Parlamento con il voto della maggioranza e il voto contrario dell'opposizione. La cosa mi puzza di bruciato. Ci deve essere qualcosa di insolito nascosta nelle pieghe del provvedimento. Non ho elementi per dare giudizi sul provvedimento cosi' come e' stato approvato. Dunque, mi astengo dal dare giudizi sulle forze politiche protagoniste del voto. Mi riservo di ritornare sull'argomento in seguito. Tuttavia qualche osservazioncella desidero comunque proporla.
"La Camera dei deputati ha approvato la legge sul mandato di cattura europeo. Il testo, che recepisce una decisione quadro varata nel 2002 dal Consiglio d'Europa, è stato approvato con 202 sì, 157 no e 30 astenuti. Hanno votato a favore Forza Italia, An e Udc. Contrari Lega, Ds e Margherita. Rifondazione, Comunisti italiani, Verdi e Socialisti democratici si sono astenuti. Il provvedimento dovrà ora passare al Senato".
Questo lo scarno commento di un'agenzia stampa. Su questa faccenda del mandato di arresto desidero essere chiaro.Sono e saro' contrarissimo a coloro i quali si opporranno in tutto o parzialmente al provvedimento. Anticipo che solo i disonesti potrebbero votare contro o limitare l'efficacia del provvedimento. Qui non e' in gioco un piccolo provvedimento nazionale. Qui e' in gioco l'onesta' politica e morale di chi crede che i farabutti devono essere perseguiti con tutta l'efficacia possibile e il solo tentativo di nascondersi dietro cavilli giuridici per impedire la possibilita' che possa essere incriminata una canaglia e' da bollare come strumentale e suscettibile di nascondere l'interesse privato e personale dei parlamentari manigoldi. E si sa che in Italia questi abbondano. Uomo avvisato è mezzo .... bollato di biechi interessi.

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