lunedì 31 maggio 2004

Una questione di stile

La notizia è di quelle che fanno sorridere. E di questi tempi è bene darle. Non capita spesso poter essere di buonumore. Dunque, al telegiornale di prima sera viene proiettato un servizio in cui si vede il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che partecipa a una cerimonia di commemorazione di un evento che lo ha visto protagonista appena due anni fa a Pratica di Mare. L’Aeronautica italiana scopre una lapide che ricorda la cerimonia avvenuta nel Marzo 2002 in questo piccolo centro, vicino a Roma, in cui si associò alla NATO la Federazione Russa, chiudendo di fatto la contrapposizione storica tra i due blocchi della guerra fredda. Il fatto stonato è tuttavia un altro. Riguarda una questione di misura, o se si vuole di buon gusto. La targa commemora l’evento e le parole con le quali si ricorda il fatto storico sono tutte scritte in caratteri piccoli, minuscoli, tranne quelli di Silvio Berlusconi, insieme alle due sole parole NATO e Russia, che sono scritte in corpo di misura doppia. Sapevamo delle manie del Presidente del Consiglio di voler essere il più grande. Ma adesso ha proprio esagerato. Essere addirittura grande come lo sono la NATO e la Russia è veramente troppo. Tra le tante cose i protagonisti di quell’evento non furono proprio dei “giganti”. Berlusconi, Putin, Lord Robertson e lo stesso Bush, diciamolo senza malizia, non sembrarono essere dei veri marcantoni: al massimo poterono rassomigliare a dei nanerottoli. Tali e quali la politica che stanno continuando a fare in questi ultimi anni che, invece di migliorare la vita dei cittadini di tutto il pianeta, la stanno rendendo sempre più invivibile.

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