martedì 4 maggio 2004

Rai, il Presidente Lucia Annunziata si dimette. Dunque?

«Mi dimetto, dice il Presidente della RAI, per sottolineare che i limiti del pluralismo sono stati superati e che questo Consiglio opera in condizioni di illegittimità». A provocare le dimissioni, tra i motivi principali, «una serie di nomine chiave per la gestione dell'azienda» proposte dal Direttore Generale di area di centro-destra.
A leggere la notizia cosi' come si presenta su tutti i mezzi di informazione non ci sarebbe da avere dubbi. Si dovrebbe trattare dell'ennesima perla di una maggioranza, quella di centro-destra, che secondo i sondaggi si trova in una situazione molto difficile nell'imminenza delle prossime elezioni europee. Pertanto ha deciso di forzare la mano per condizionare la prossima campagna politica. Tutto chiaro? Non proprio. Cosa c'è da dire di nuovo? Diciamo subito che nel mentre il centro-destra, come al solito, sta sbagliando in pieno, c'è da aggiungere che neanche il centro-sinistra ha le carte in regola. Il perchè riguarda il fatto che specularmente, alcuni anni fa, con l'allora Presidente della RAI, Dott. Roberto Zaccaria, se ne sono viste di cotte e di crude, addirittura peggio di quelle dell'attuale Consiglio di Amministrazione. Dunque, come la mettiamo? In una maniera molto semplice. Tutti, dico tutti dovrebbero *andare a casa*. Al posto di questi solerti Caporali, che non sanno fare altro che obbedire agli ordini di scuderia, dovrebbero essere nominati, non solo alla RAI ma in tutte le Istituzioni pubbliche, probi e onesti cittadini, con un solo requisito: quello di essere autonomi dal potere politico e di esercitare il loro mandato nell'interesse della collettività, e solo di questa. Ma qui siamo in Italia, in un paese i cui non è concepito, nè dalla sinistra, nè dalla destra, che un Consiglio di Amministrazione e un Direttore Generale siano autonomi e in grado di realizzare una conduzione esente da obbedienze di partito o di schieramento. In realtà, il pluralismo alla RAI non è mai esistito. Cambierà qualcosa? Sono scettico. Penso che sarà difficile trovare persone in grado di esercitare con onestà un lavoro indipendente e autonomo. Peccato che questo Paese sia così.

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