giovedì 15 gennaio 2009

Il Gran rifiuto del Brasile di Lula.

Il Ministro della Giustizia del Brasile Tarso Genro ha comunicato ieri ai media che l'istanza di estradizione del terrorista Cesare Battisti presentata dalle Autorità giudiziarie italiane è stata rifiutata. Viceversa, concede al pluriomicida lo status di "rifugiato politico". Questa è la pessima notizia di oggi che cercheremo brevemente di commentare. Cosa dire della decisione delle autorità brasiliane? Dire che è una vergogna è il minimo. In pratica, è stato impedito a una legittima sentenza di un tribunale italiano - famoso al mondo per le caratteristiche di permissivismo e di buonismo che hanno le sue sentenze - di assicurare alla giustizia un assassino. Questo è il fatto. C'è da dire che allo stesso pluriomicida viene non solo praticamente regalata la grazia ma anche in premio lo status di "rifugiato politico". Non è poco. Questa decisione ci svlisce e ci fa capire quanto il cammino dell'umanità verso una giustizia terrena più equilibrata e giusta è ancora lungo e complicato. Prima di concludere desideriamo dire due paroline sul Brasile di Luiz Inacio Lula da Silva, almeno per non commettere l'errore di essere presi per tonti che non capiscono il vero senso della decisione. Il Sig. Lula, Presidente del Brasile, non faccia lo gnorri! Sappiamo benissimo che è stato lui a dare il consenso alla decisione. Questo Gran Furbacchione brasileiro dovrebbe vergognarsi di avere aiutato così pesantemente un assassino. Stop. Non vogliamo fare dietrologie circa le ragioni che hanno imposto a Mr. Lula di aiutare il mascalzone terrorista italiano. Non ci interessano. Il nostro pensiero, in questo momento, va al figlio del commerciante assassinato brutalmente da Monsieur Battistà (vero Madame Carlà?) che per colpa delle pistolettate esplose dal "comunista combattente" si trova da più di vent'anni immobilizzato per sempre su una sedia a rotelle. Se esiste una giustizia divina quando i due protagonisti di questa vicenda, cioè chi ha chiesto l'asilo e chi glielo ha dato, si troveranno davanti al loro vero giudice non vorrei essere al loro posto. Intanto prendiamo atto che anche il Brasile del "Presidente operaio" è come, se non peggio, degli altri paesi, dove il senso della giustizia umana e la morale si trovano sotto i tacchi. A questo link il comunicato della Associazione italiana vittime del terrorismo. Ecco altri post che abbiamo scritto su questa vicenda negli anni. [1] [2] [3]

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma per favore va, prima di criticare il Brasile guardate un pò la schifezza che è diventata l'italia, dove Berlusconi e banda si sta occupando benissimo di transformare il vostro paese in un due di picche per il mondo, non contate più niente, siete un paese allo sbaraglio, dove la giustizia va a senso unico ed è totalmente comandata politicamente da Berlusconi, mafia, camorra e altri talenti che solo avete voi e avete anche esportato. Per il mondo ormai non siete bravi neanche più a fare la pizza. Cesare Battisti è stato condannato sulle dichiarazioni da un pentito torturato e non più in vita attualmente, NON CI SONO PROVE reali contro di lui, e fino ad ora nessuno parlava più di tanto, il tizio sta in arresto dal 2007 in Brasile, dopo anni che era liberamente in Francia, come mai voi codardi italiani che scegliete sempre altri per pulire la vostra feccia d'esportazione non siete andati in Francia a prenderlo??? Come mai il vostro presidente idiota invece di fare vedere a Lula la Carfagna e i calcaiatori del Milan non ha fatto incontrare alla delegazione Brasiliana anche i parenti delle vittime del terrorismo da voi, magari cambiava idea....ma andate a pastare e dovete ringraziare al mondo per aver accolto la maggior parte e forse la migliore parte degli Italiani buoni che vivono oggi in Brasile e con i loro discendenti hanno fatto molto, in brasile come in America. Da voi è rimasta la feccia che piange ad ogni problema e prettendono che gli altri vengono a risolverli per voi, chissà perchè e come mai Battisti è riuscito a fugire dalle vostre "sicure" prigioni e scappare in Francia??? Chissà perchè avete perso tutta la credibilità internazionale??? Ma per favore va, siete il cesso d'europa e pretendete di criticare il Brasile che ormai vi compra 10 volte...sveglia cipollino. Avete più bisogno del Brasile che il Brasile di voi, e siete ancora la 6° economia del mondo ormai solo sulla carta. Paese ingovernato e ingovernabile, dove 4 regioni sono totalmente dominate dalle mafie. Ma veramente mi fatte ridere, non potete neanche aprire la bocca per criticare nessuno, da voi i pluriomicida diventano politici e presentatori televisivi. Mio nome è Luca, sono figlio di Italiani nato in Brasile e mi vergogno di voi più che di Lula per questa decisione e dalle vostre stupide opinioni.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo,
ho deciso di risponderti lo stesso nonostante il tuo messaggio contenga dichiarazioni *in libertà* e frasi scurrili inaccettabili in questo blog che, tra l’altro, non permettono un autentico confronto delle idee. La mia perplessità nasce dal fatto che in tutto il tuo lungo post non c'è un solo periodo in cui critichi le mie affermazioni con dati alla mano. Viceversa, ti lanci in uno sproloquio volgare senza senso su aspetti che nulla hanno a che vedere con le cose che io dico nel post. Che cosa significa, infatti, "siete il cesso d'europa e pretendete di criticare il Brasile che ormai vi compra 10 volte" e simili. Un piccolo particolare di carattere grammaticale ti smaschera quando usi il sostantivo Europa con la e minuscola, mentre quando scrivi Brasile adoperi correttamente la B maiuscola. Come mai? Chiarito, pertanto, che almeno il 90% delle cose che hai scritto nel tuo commento non possono costituire motivo di confronto di idee, mi concentro sull'unica frase possibile di dibattito. Prima però desidererei ricordarti che non hai diritto di occupare lo spazio che metto a disposizione dei commenti ai miei post agli amici che mi seguono usando un linguaggio inadeguato come quello da te adoperato. Se c'è qualcuno che si dovrebbe vergognare, perchè approfittatore della mia disponibilità e gentilezza verso gli altri, quello sei solo tu. Chiusa questa doverosa polemica (chi ci legge sarà giudice imparziale per riconoscere chi dei due è *fuori dalle righe*) tu dici: *Cesare Battisti è stato condannato sulle dichiarazioni da un pentito torturato e non più in vita attualmente, NON CI SONO PROVE reali contro di lui[...]*. Il Sig. Battista è stato regolarmente condannato da un Tribunale di un paese che non pratica né la pena di morte, né la tortura. Nello stesso Tribunale Egli avrebbe potuto con la sua presenza confutare le accuse. Invece, da autentico vile e codardo com’è, non ha avuto il coraggio di sostenere le sue tesi. Già questo particolare da solo dice molto. In ogni caso le prove ci sono, e sono concretissime, perché c’è la dichiarazione di un testimone oculare che lo ha visto sparare. I tribunali italiani sono famosi per garantire agli accusati le più ampie garanzie dei diritti legali e giudiziari, ricordalo. In conclusione e a proposito del tuo commento si può affermare che :*non c’è più sordo di un tizio che non vuole sentire*. Purtroppo.

Anonimo ha detto...

Bene, chiedo scusa per il linguaggio "scurrile" come chiama lei, ma la sua risposta sembra scritta da un'altra persona quando ho letto questo..."due paroline sul Brasile di Luiz Inacio Lula da Silva, almeno per non commettere l'errore di essere presi per tonti che non capiscono il vero senso della decisione. Il Sig. Lula, Presidente del Brasile, non faccia lo gnorri! Sappiamo benissimo che è stato lui a dare il consenso alla decisione. Questo Gran Furbacchione brasileiro dovrebbe vergognarsi di avere aiutato così pesantemente un assassino. Stop. Non vogliamo fare dietrologie circa le ragioni che hanno imposto a Mr. Lula di aiutare il mascalzone terrorista italiano.".......pensavo che il linguaggio che ho utilizzato fosse il migliore per farla svegliare da questo incubo, Lula non è un "gran furbacchione" più di quanto non sia il "furbacchione" che occupa il posto di primo ministro da voi, e vi ho aperto gli occhi sul fatto che non siete più in grado di criticare nessuno, L'Italia non è più esempio per nessuno e neanche un'esempio di libertà, e ora vi voglio ricordare che in Brasile sono finiti anche terroristi di destra da voi, vedi l'operazione condor, e mi domando perchè il ministro Alfano e il La Russa(che a parte uscire sulle foto di gossip con donnine facile intorno non sa fare nulla) non si sono indignati con la stessa forza. Perchè dal 2007 da quando sta in Brasile in arresto, nessun ministro italano è venuto in Brasile oppure si è occupare veramente di questa storia, hanno lasciato fare gli avvocati tranquillamente..ah e vi voglio dire che Lula non c'entra nulla questa è una decisione e giusta totalmente presa dal Ministro della Giustizia Tarso Genro, ma voi credete che sia Lula a dare l'ultima parola..vi capisco voi avete L'imperatore berlusconi al governo e siccome di tutto si deve occupare lui anche della carta igienica che si usa a montecitorio allora pensate che gli altri governi non siano capaci di DELEGARE eh si DELEGARE parola che nel governo italiano non esiste, comunque vi capisco avete come uno dei vostri ministri una ex soubrette di dubbia provenienza. Ma pensate che il resto del mondo sia cieco come voi Italiani??? Svegliatevi prima che sia tarde e smettete di dare giudizi precipitati e senza i dati alla mano...svegliatevi e non fatte del vostro paese un circo con un pagliaccio capo di nome Berlusconi che lo sta trattando come una delle sue aziende, e un paese non è una azienda e non è perchè uno è un grande imprenditore vuol dire saper guidare un paese e essere un buon politico, mi dispiace per voi e spero che in futuro non mettete a fare il primo ministro Montezemolo solo perchè guida la Ferrari di nome e di fatto. Svegliatevi prima che sia tarde, togliete i prosciutto dagli occhi.

Grazie.

Luca.

Anonimo ha detto...

Caro Luca,
intanto grazie di essere ritornato sul blog con il tuo ultimo commento. Credevo che tu fossi un provocatore che fa gli scherzi sui blog che permettono il commento ai navigatori anonimi. Invece ti trovo quasi *in carne ed ossa* e questo è già un risultato soddisfacente. Poche osservazioni al tuo ultimo intervento. Senza ombra di dubbio chiunque si interessi di politica estera e di diplomazia sa che quando ci sono all'orizzonte "nubi" che possono pesare sulle relazioni tra due paesi amici (e Italia e Brasile sono paesi amici) la prima cosa che si fa è informare il Primo Ministro. Dunque, il Presidente Lula essendo la massima autorità politica del Brasile e nel rispetto dei ruoli dei ministri è stato sicuramente informato per tempo dal ministro Genro. Da qui alla decisione di liberare Battisti il passo è breve. E fin qui posso capire la decisione del governo brasiliano. Quello che è inammissibile e provocatorio è l’altra faccia della medaglia che è peggiore della prima. Si tratta dell’accoglimento della domanda di “rifugiato politico” accordata al Battisti. Che è una cosa che va oltre il semplice fatto del rifiuto dell’estradizione. Qui si accetta il punto di vista dell’assassino e cioè che l’Italia sta perseguendo in modo incivile con una strategia mirata di accanimento contro il Battisti che non ha eguali. Ma stiamo scherzando? Che il Primo Ministro Berlusconi possa fare antipatia all’estero più che in patria è vero e personalmente su questo blog sono centinaia gli articoli da me scritti contro Berlusconi come uomo, come politico, come capo del governo e, infine, come rappresentante di una filosofia di vita che non solo non accetto ma che nel mio piccolo combatto. Se leggi l’intestazione del blog noterai che lo scopo di questo blog è combattere la deriva etica e morale in cui si è cacciata l’Italia per cause interne ma anche per causa di Berlusconi. Dunque, il Presidente Lula doveva sapere che nel momento in cui avrebbe accolto la richiesta di fornire lo status di "rifugiato politico" a Battista si sarebbe assunto la pesante responsabilità di “entrare fallosamente” nelle faccende interne dello Stato italiano. E’ questo quello che ha fatto pesare negativamente il mio giudizio sul Presidente Lula. Questo è quello che mi sento di poter affermare sulla decisione pericolosa e inopportuna del governo brasiliano. Italia e Brasile hanno secoli di amicizia. Questa amicizia non viene messa in crisi dall’episodio in essere, ma il giudizio politico sul tuo Presidente Lula si, e negativamente. Non si può far finta di niente nel momento in cui si prende una decisione così forte, via riconosciamolo. Io non mi sono mai sognato di accusare i brasiliani dell'affaire Battisti. I brasiliani per me sono gente simpatica che ho sempre visto bene. Non ho mai adoperato linguaggi scurrili contro di loro, né contro lo Stato brasiliano. Sono convinto che il governo brasiliano in questa vicenda ha sbagliato e col tempo si renderà conto che dopo Lula e Berlusconi i due paesi continueranno ad esistere e a rispettarsi ma l’episodio lascerà molta ruggine e sarà considerato negli annali della storia come un errore. Grazie di essere venuto a visitare il mio blog. Ti saluto.

Anonimo ha detto...

Siamo gente strana, noi italiani, per lo più fuori di testa.

Napolitano a nome di tutto il paese ha rappresentato al presidente brasiliano Lula da Silva lo "stupore e il rammarico" per la negazione dell'estradizione del delinquente Cesare Battisti, che di onorevole ha soltanto il nome.

"Stupore e rammarico" è un'espressione burocratica in diplomatichese puro, per dire che siamo incazzati neri e che non ci possiamo fare nulla.

Perché si dà il caso che la decisione sia stata presa da un paese sovrano nel pieno rispetto delle regole interne, ci piacciano o non ci piacciano. Battisti è stato furbo? Non si sa, di certo i brasiliani non sono scemi e hanno capito che in Italia la disparità di trattamento tra cittadini esiste, perché il Lodo Alfano ne è una chiara dimostrazione.

E il Presidente della Repubblica ha un bel dire che i diritti di un terrorista sono gli stessi di qualunque altro delinquente comune, se esistono cariche dello Stato, tra cui la sua, che si trovano oltre la punibilità penale in corso d'opera.

Abbiamo di che imparare dal Brasile? Certamente. Ma dovremmo soprattutto smettere l'abito saccentone e presuntuoso di chi non solo non ha più nulla da insegnare, ma che non può pretendere equità là dove non è disposto a darne.

Anonimo ha detto...

Caro Marcello,
grazie per essere intervenuto.
Mi sembra che ci sia un po' di confusione sulle responsabilità del Presidente della Repubblica a proposito del Lodo Alfano. Napolitano non ha nessuna colpa se il Parlamento ha fatto una legge con la quale si dice che le massime cariche dello Stato non sono punibili durante il loro intero mandato. Vedi tu.
Ciao.

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