venerdì 22 febbraio 2008

Ancora sulla questione della musulmana secessione kosovara nella ortodossa Serbia.


Ecco le cose che la gente comune non riesce a capire. Come sia possibile a una parte (piccola regione) di uno Stato riconosciuto tale dalle Nazioni Unite che si autoproclami indipendente e ottenga im-me-dia-ta-men-te dagli stati europei il via libera alla secessione. Perché è stato considerato ineluttabile un processo secessionista che costituisce, sul piano del diritto internazionale, un autentico e pericoloso vulnus che è, e sarà sempre, un precedente per chiunque? In realtà i principali responsabili di questa amara vicenda sono, come spesso avviene nel mondo, i terribili e ormai anarcoidi statunitensi che hanno fatto tutto da soli e soltanto alla fine hanno chiesto/imposto ai “quattro grandi” Inghilterra, Francia, Germania e Italia di accettare tout court la soluzione secessionista. Su questa questione della resa alla mutilazione di uno Stato sovrano abbiamo già espresso il nostro spiacevole punto di vista in un precedente post del 11 febbraio 2008. Ma quello che irrita di più in questa insopportabile vicenda è la dichiarazione leziosa del Papa che fa "un appello alla moderazione". Che significa fare un generico "appello alla moderazione" quando fino a qualche anno fa in quelle terre i contendenti commettevano genocidi a ripetizione? Dalla lettura del testo del discorso del Papa durante la presentazione delle credenziali del nuovo ambasciatore serbo presso la Santa Sede non si evince alcuna posizione del Vaticano in merito alla questione della dichiarazione di indipendenza kosovara, né a favore, né contro. E’ serio questo fatto? Benedetto XVI continua dicendo che "ha chiesto a tutte le parti in causa di agire con prudenza e moderazione, e cercare soluzioni che favoriscano il mutuo rispetto e la riconciliazione". Di grazia, che significa in pratica? Concretamente, come devono agire con moderazione per esempio i Serbi, far finta di niente, oppure andare a elemosinare a Pristina che la secessione sia un tantino più annacquata? Quale soluzione suggerisce il Papa in questa vicenda? Che i kosovari del guerrigliero Thaci propongano una riunione plenaria della Conferenza musulmana del Kossovo con la quale si chieda al Pope ortodosso serbo di spegnere fiammiferi che potrebbero generare manzoniani incendi? Benedetto XVI ha detto altresì di condividere "il grande desiderio che la pace raggiunta possa portare duratura stabilità nella regione". Perchè c'è qualcuno che desidera il contrario? C'è qualche stato, nazione, organismo internazionale che non vuole "duratura stabilità nella regione"? Fuori i nomi. Non ce ne sono? E allora smettiamola con la dispersione di pseudonotizie per distrarre. Perchè se i kosovari hanno avuto profonde sofferenze nei recenti conflitti forse che sofferenze identiche non le hanno avute anche i serbi? E dunque, cosa sono queste stucchevoli e mielose parole che dicono tutto e non dicono niente e che non danno alcun valore aggiunto alla discussione? Il fatto è che l'Europa di oggi ci sta sembrando sempre più una copia stantia e sbiadita già vista in passato, come quella del '38, quando Adolf Hitler capì di avere avuto il via libera alla sua terribile azione genocida e distruttiva del continente europeo dalla reazione moderata e “rispettevole” degli Stati europei del tempo. Tale e quale adesso. Speriamo di non pentirci di questa decisione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non capita spesso, ma stavolta sono perfettamente d'accordo con te su tutto!

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