venerdì 29 febbraio 2008

Luisa Morgantini si meraviglia della meraviglia degli altri: un caso disperato.

L’On. Luisa Morgantini, euro parlamentare italiana della Sinistra europea, il piccolo raggruppamento dei partiti comunisti nazionali al Parlamento Europeo rimasti in circolazione, è stata contestata dalla Comunità ebraica bolognese per essere stata invitata dall’Europarlamento alla cerimonia in memoria dei deportati dal nazifascismo. La parlamentare europea si è irritata per il rifiuto della comunità ebraica di presenziare insieme a lei a Bologna. Questo il fatto che commenteremo brevemente. La compagna Morgantini, come conseguenza della forte presa di posizione del gruppo ebreo bolognese, ha mostrato meraviglia per la reazione degli ebrei emiliani che l’hanno contestata come inadeguata al ruolo superpartes che avrebbe dovuto avere un’inviata dell’Europarlamento in una ricorrenza così tragica per chi è stato vittima dell’Olocausto. Diciamo la verità: inviare la Morgantini a presenziare a una ricorrenza ebrea è come costringere l’agnello a invitare a pranzo, in un tête à tête, il lupo che assicura tutti di non avere altre intenzioni se non quelle di andare a gustare un "buon pranzetto". La Morgantini ha messo in evidenza che si è stupita di questa reazione esagerata della comunità ebraica emiliana e ha concluso che comunque sono “fatti loro” perché lei ha intenzione di presenziare comunque alla commemorazione.
A noi il semplice compito di ribadire la sfacciataggine e le pretese di certe compagne e compagni comunisti che pretendono di fare e disfare a loro piacimento la tela della rappresentanza europea, facendo finta di dimenticare chi è il soggetto di cui si parla. Ricordiamo a tutti che a livello internazionale la Morgantini è presentata come “an activist who is a member of Anti-globalization, Anti-capitalist, pro Euro communist party with 97,784 members in a country of 58.4 Million people”. In mille manifestazioni ha sempre criticato Israele ed ha sempre difeso le ragioni del terrorismo palestinese, plasmando ad arte un modo ambiguo e infido di presentare la sua terzietà nella sintesi “due popoli, due Stati”. In verità, noi che conosciamo bene questi pericolosi soggetti no-global non siamo per niente meravigliati della sua meraviglia. A nostro avviso questi soggetti che si mostrano interessati alla causa del più debole fra i contendenti sono i principali responsabili dell’odio che hanno sempre fomentato nel conflitto israelo-palestinese e del sostegno unidirezionale che hanno sempre dato alla causa palestinese. Che poi Israele abbia numerose colpe nella politica repressiva antipalestinese siamo i primi a dirlo. Ma da qui a sostenere l’eliminazione del caso palestinese colpendo solo Israele e a senso unico ci corre. Dunque, per favore, la Morgantini almeno nasconda la spudoratezza di non far seguire al danno la beffa. Tanto, ormai, con la nuova direzione che ha preso la politica italiana, con la formazione dei due super-partiti Pdl e Pd, i partitini comunisti dell’estrema sinistra, nipotini di zio Lenin, sono destinati a non contare più. Il ricordo dei condizionamenti e dei ricatti al governo Prodi è ormai finito. Li attende l’oblio. L’unica cosa che temiamo è la reazione a questa emarginazione con l’esplosione della loro vera natura: la violenza no-global. Speriamo di no.

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