domenica 10 febbraio 2008

Dichiarazioni scontate e pannicelli d’acqua calda.


Perdonateci. Ma non abbiamo capito. L'On. Berlusconi è gasato. Lo comprendiamo. Ma che il suo entusiasmo sia a mille non gli deve consentire la libertà di dire cose senza senso. O Dio! Lui di baggianate ne dice molte, salvo poi a ritirare quanto detto dando la colpa ai soliti giornalisti che non lo hanno compreso. Noi non abbiamo capito la sua dichiarazione di giubilo a proposito del fatto che il partito di Bossi si presenterà solo al Nord "dove è forte" dando spazio al partito di Berlusconi "dal Lazio in giù". Boh! Ci sembra un fatto lapalissiano. Nulla di straordinario. Quello che ci ha stupiti, e il Cavaliere non cesserà mai di stupire, è la dichiarazione di Berlusconi che dice che si tratta di "un fatto di grande lealtà e di responsabilità" (sic). Una amenità. Che senso avrebbe avuto che la Lega Nord si fosse presentata candidata anche al Sud dove non avrebbe preso che una manciata di voti, facendo la figura dei pirla. Dunque, si tenta di far passare una dichiarazione scontata e prevedibile come se si fosse trattato di una trovata geniale. A dire il vero col Cavaliere c'è da aspettarsi di tutto. Ma quante baggianate dovremo ancora ascoltare prima che finisca questo teatrino elettorale? La stupidità e il desiderio di potere quando si alleano in un matrimonio di interesse fa irritare più del solito. A noi ci interessano non le dichiarazioni generiche e vaghe, come patria, famiglia, libertà. Ci interessano i programmi chiari del tipo: la concorrenza radiotelevisiva sarà ulteriormente diminuita o no? I compari e gli amici saranno ancora i soli che beneficieranno dei posti di lavoro oppure si darà più spazio al merito? La macchina dello Stato, dunque i Servizi, saranno calibrati in funzione delle esigenze dei cittadini o no? E potremmo continuare su questa strada per ore. Temo che al Sig. Berlusconi queste cose non piacciano. Egli è interessato ad altro. Al potere per esempio, di cui sembra non ne possa fare a meno. Come il suo amico Putin, d'altronde. O no?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ha anche detto un'altra ovvietà e cioè che Mastella si presenterà solo al sud. Perchè, se si presentasse anche al nord, quanti voti prenderebbe? Sta di fatto che Mastella adesso è nel centro destra e anche lì presenterà il conto, quale ricompensa per aver fatto cadere Prodi. Quale Ministero gli daranno? Accettiamo scommesse!I sondaggi danno il centrodestra al 49,5 e il sentrosinistra al 46 (tutto compreso). Mi sembra che se Berlusconi vincerà (ma non è detto) nemmeno lui sarà al riparo da ricatti e minacce.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo,
siamo d'accordo. Avevo evitato di parlare di Mastella perchè mentre il padano Bossi, tuttosommato, avrebbe qualche ragion d'essere nella politica italiana, il Sig. Mastella non merita neanche di essere nominato. In verità si tratta di un individuo senza ritegno, un volgare trasformista, della peggiore specie umana perchè si vanta di essere anche cattolico (sic), in vendita per una fetta di potere che distribuisce agli abitanti del suo collegio elettorale meridionale come se fosse la sua famiglia. Sul fatto che i sondaggi diano percentuali a piacimento io ci andrei cauto. Perchè questa volta la questione non è più tra il blocco di sinistra e quello di destra ma è più articolata e ci potranno essere forti novità. Molto forti. Chi vivrà, vedrà.

Anonimo ha detto...

Sinceramente faccio un pò di fatica a capire cosa ci sia di così diverso dallo scenario consueto. Entrambe le coalizioni hanno assolutamente bisogno di allearsi con i "propri" partitini, se vogliono governare. Spiegami come farebbe Veltroni a vincere senza i voti di rifondazione ed altri. Perchè Berlusconi corteggia instancabilmente Casini? La vera novità sarebbe se gli italiani, che normalmente votano i partitini, improvvisamente cominciassero a votare Veltroni o Berlusconi. Ma te li vedi a Ceppaloni a non votare il cattolico trasformista?

Anonimo ha detto...

Veltroni sa che se si allea con la "Cosa Rossa" il PD non prende neanche il 25%, che con il 10% dei maschiacci estremisti di sinistra (alla Diliberto tanto per intenderci) arriverebbe al 35%. Un fiasco! Se non si allea con la "Cosaccia Rossa" lui da solo prende già il 35%. Dunque, chi glielo fa fare di andare insieme con i rossi? In realtà Veltroni ha bisogno di due altri elementi per vincere. Una campagna elettorale come solo lui sa fare, gradevole, senza gridare, parlando di programmi e facendo voli sui principi e i grandi intenti legislativi. Piano piano può erodere al centrodestra punti preziosi. Per ultimo ci vuole un miracolo. Poi se è di Padre Pio o di Madre Teresa di Calcutta, tutto fa brodo.

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