sabato 15 dicembre 2012

A proposito dei dubbi e delle mosse di Mario Monti.


Massimo Franco scrive oggi sul CdS che da Monti ci si aspettano dubbi ma anche mosse. Due sono le considerazioni da fare circa la contrapposizione dei due fatti. Il primo è la sfiducia data da Berlusconi a Monti (per favore, non parliamo di Alfano che nel Pdl conta come “il due di coppe quando la briscola è spade”). Il secondo riguarda il tifo dei grandi elettori europei del PPE. Dice Franco che “[…] una candidatura colonizzata da Bruxelles potrebbe provocare, se non rigetto, certamente perplessità e polemiche diffuse nell’opinione pubblica italiana […]”. Ci chiediamo : quale opinione pubblica dott. Franco? Esiste oggi in Italia una opinione pubblica? Forse la parte di elettorato che fa capo alla sinistra massimalista? O l’altra che fa capo alla destra neofascista? O quella della Lega razzista e xenofoba? Forse quella della mafia? O della ‘ndrangheta, della camorra e della sacra corona? Si riferisce forse alla parte di elettorato che si richiama alla chiesa cattolica? O a quella liberale che ha sempre seguito la sirena Berlusconi? Forse a quell’altra del centro di Casini? O a quella che nutre simpatia per il Pd, il solo partito fra i molti sulla scena che è il meno peggio, nonostante D’Alema dica delle cose giuste in modo sbagliato e nonostante Vendola dica anch’egli cose degne ma in modo non convincente? Caro dott. Franco, l’Italia non ha più, se mai l’ha avuta, una opinione pubblica come negli altri paesi. L’Italia, parodiando una pubblicità televisiva di qualche anno fa a proposito di pennelli, “non ha una grande opinione pubblica: ha tante piccole opinioni pubbliche in cui la somma è molto minore del tutto". Tra l’altro non influisce su nulla, perché si interessa solo di beghe di cortile e di cronaca, infischiandosene del bene comune. Qui, l’unica opinione pubblica che si possa chiamare tale è quella che si è espressa per Renzi alle primarie del Pd. Una vera e propria Opinione Pubblica che non è ideologizzata e che è stata intrappolata nel recinto della ghettizzazione dell’apparatchik del partito e sterilizzata. Questa piccola parte della popolazione italiana ha avuto il coraggio di esprimersi all’interno di un partito di sinistra che fra tutti i partiti e movimenti che esistono è la meno peggio. Noi diciamo a chiare lettere che la proposta politica criptica di Bersani, che dice e non dice, non l’abbiamo ancora capita. Finora Bersani è stato volutamente generico e superficiale, tanto da poter dire tutto e il contrario di tutto. Tuttavia, questa opinione pubblica è l’unica che possa essere perplessa di fronte alle mosse e ai dubbi di Monti. Ma i giochetti possono poco davanti all’idea che l’Italia merita una vera sterzata dal sentiero in cui si trovano i carretti siciliani che rappresentano i vari partiti di fronte ai treni superveloci che transitano nelle autostrade europee verso la modernità.

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