sabato 29 dicembre 2012

Discese e salite in campo: finalmente un po’ di chiarezza.


Monti “sale in campo” e si presenta candidato leader. Doveva o no entrare nella tenzone? A parere del Pdl e del Pd no. Monti non avrebbe dovuto disturbare i due manovratori e avrebbe dovuto sacrificare il suo impulso a fare politica per mantenere la parola data quando accettò l’incarico. Come premier superpartes avrebbe dovuto rimanere in naftalina e lasciare il campo a Bersani e Berlusconi, i soli autorizzati a competere per la poltronissima di premier. Ci vuole un po’ di sfacciataggine per dire questo. Aggiungono che non si addice a un tecnico “salire o scendere” in campo. Avrebbe dovuto starsene alla larga e aspettare le decisioni dei due Principi che nel migliore dei casi lo avrebbero machiavellicamente fregato alla prima occasione. Credete verosimile la favoletta che lo avrebbero eletto alla Presidenza della Repubblica? Solo i gonzi ci avrebbero creduto. Entrambi B. & B. non lo avrebbero eletto per mille motivi. Avrebbero fatto una sceneggiata e poi lo avrebbero ringraziato per non “essere salito in campo” e buonanotte al secchio. Se Berlusconi non avesse tolto la fiducia al governo e se non si fosse candidato di nuovo avremmo consigliato a Monti di non impegnarsi in politica. Ma adesso lo scenario è cambiato. Noi siamo convinti che Monti, con la presenza ingombrante del Cavaliere, abbia fatto bene a candidarsi esplicitamente. La sua presenza farà bene alla democrazia perché non solo arricchisce l’offerta ma fa chiarezza in alcuni settori dell’elettorato. Da una parte costringe il Vaticano a schierarsi con uno dei due contendenti dell’area moderata-conservatrice del centro-destra. E il Vaticano, grazie a Dio, si è già schierato “senza se e senza ma” con Monti, abbandonando al suo destino l’innominabile Capo del Pdl. Concentrando tutti i suoi voti su Monti si saprà finalmente di che percentuale è fatto il borsellino di Silvio Berlusconi, il quale astutamente, con il sistema elettorale attuale, aveva finora costretto tutti alla estremizzazione delle posizioni in pro o contro Berlusconi, lucrando voti non suoi. I partiti fuori dalle due coalizioni sono diventati inutili producendo una “caduta di democrazia” e penalizzando il pluralismo. Ma lo stesso vale per la sinistra, perché per la prima volta Bersani ha un vero competitor nell’area moderata, dove ha sempre pescato voti non suoi per antiberlusconismo. Si farà finalmente chiarezza sull’entità della sua vera forza che ingloba una sinistra vendoliana che trasforma la coalizione da centro-sinistra a sinistra vera. In conclusione, la presenza di Monti è salutare perché svela il potenziale bluff del duo B. & B. In campagna elettorale entrambi dovranno scoprire le carte e fare chiarezza. Solo per questo Monti produce un evento epocale che porterà i suoi frutti. Il resto è, come dice un cantautore romano, noia.

5 commenti:

attilio ha detto...

Considerandone le dichiarazioni, dalla nomina a Primo Ministrao alle dichiarazioni di ieri, e parafrasando un noto comico, mi viene da dire che l'onorevole Monti "faccia il gay con il culo degli altri". Detto alla maniera di mio nonno: "un barlafus che el met no la sua facia".

Zeno ha detto...

Caro Attilio,
comprendo la logica ma non condivido l'analisi del post. Vedo immediatamente la sintesi ma non si vede traccia delle motivazioni. Il senso del mio post, temo,causerà fastidi ai partigiani di entrambe le sponde del dibattito. Stretto tra bersaniani di acciaio e berlusconiani di ferro prevedevo critiche ma motivate. Qui ci sono le critiche (sempre benvenute) ma non c'è traccia di motivazioni. Io attendo fiducioso.

Giancarlo ha detto...

In effetti, il passo ha scombussolato le carte, non certo per Bersani ma certamente per Berlusconi, il quale aveva in mente, ed ha tutt'ora l'idea d'essere l'unico che possa raccogliere i voti dei cosiddetti moderati.
Questo sommovimento rimette in discussione i confini, che lui aveva diligentemente segnato, e la discesa, o salita,in campo del Prof. Monti rompe quelle certezze che venivano dalla antica
e mai sopita paura dei cosacchi a P.zza S.Pietro.
Per ultimo e non certo per, l'importanza, la presa di posizione della curia Vaticana , avversata oggi perfino dai giornali di famiglia, tutto questo non è certo un buon viatico alla proclamata vittoria al 40% , anzi ! Le ultime notizie ci danno il sig. 36 miloni al mese che prende il treno con la attuale "fidanzata" che grida al complotto e, anzi, preannuncia una commissione parlamentare di inchiesta, cosa che nel nostro Paese mette tanta di quella paura da rappresentare già nella
enunciazione uno spauracchio .
Sappiamo bene che tutto questo è ad uso e consumo dei soliti , beoti,
che ancora pendono dalle sue labbra, abbandonato, come i topi
abbandonano la nave in pericolo, debbo dire che i restanti fanno più
bella figura del comandante Schettino, almeno loro non scappano, ma
tutt'intorno è il buio completo, perfino Straquadanio vedo che lo lascia, veramente alla fine l'imperatore è solo, resta solo l'harem !

Zeno ha detto...

Una correzione: Berlusconi non è il Sig. 36 milioni al mese ma all'anno :) Non esageriamo.

Giancarlo ha detto...

Nel mio intervento precedente mi sono fatto prendere la mano ho parlato di 36 milioni al mese, evidente l'abbaglio dovuto, sopratutto, al fatto che , anche annuali, per me la sola cifra mi fa girare la testa. Sarà invidia ? Forse !

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