venerdì 14 dicembre 2012

Monti tra ingratitudine e obblighi europei.


Sono molti, anzi troppi, coloro che oggi vogliono Monti candidato premier di un rassemblement dei moderati di centro. Tutta questa gente non capisce che Monti non solo non può ma non vuole rappresentare nessuno. Troppo discredito e poca serietà nella politica italiana impediscono a Mario Monti, persona seria e sobria, di accettare il “gioco del cerino” acceso in mano, senza possibilità di poterlo spegnere. Ma ve lo immaginate Monti nel cortile della politica italiana che deve soddisfare le esigenze personali di questo e quel parlamentare che gli minacciano di non votarlo più se non soddisfa loro "tasche e gole"? Rifiuti qualunque incarico politico per non far venire meno la coerenza con il ruolo che ha finora svolto egregiamente, evitando all'Italia il baratro nel quale l'aveva fatta cadere l'irresponsabile Silvio Berlusconi. Se possiamo permetterci il lusso di dargli un consiglio non accetti alcun incarico, neanche quello di Presidente della Repubblica e torni all’insegnamento. Le grandi figure della storia, come Cincinnato che ritornò nei suoi campi, hanno sempre concluso la loro vita sociale e politica nella più umile ma incommensurabile e prestigiosa attività di formazione dei giovani, che sono e saranno sempre il futuro del paese. Sia fino in fondo quel marziano che ha finora mostrato di essere. Questa Italietta dei vanitosi, dei codardi, dei comici, dei Bertoldo, dei mediocri come dei prepotenti, che dicono di Monti una cosa e il suo contrario, non meritano. Quanto agli altri finti e inutili attori del panorama politico da giardinetto per pensionati, stiano tranquilli: il professore non ruberà loro neanche una serata di avanspettacolo nel teatrino degli appassionati del Bagaglino. Gli ingrati in Italia abbondano più dei girini nelle pozzanghere della sporca politica italiana.

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