giovedì 27 dicembre 2012

La gramigna rovina il raccolto.


Non si sa più cosa pensare di questo paese. Se ne vedono di tutti i colori. L'ultima è quasi incredibile: un parroco ligure, don Piero Corsi, a proposito di un documento che ha affisso nella bacheca della sua chiesa, insulta un giornalista, affermando: "Il femminicidio è colpa delle donne che provocano". Il vescovo lo ha sconfessato. Ma la faccenda non può finire qui. Chi ricopre cariche pubbliche non può fare affermazioni del genere senza che vengano presi dei provvedimenti che dovrebbero essere esemplari, proprio per evitare che in futuro possano ripetersi. Noi siamo stati sempre per la severità dei provvedimenti che riguardano la sfera della spiritualità e della discriminazione religiosa, sia in un senso che nell'altro. Coerenti nel sostenere la tesi che chi produce violenza e discriminazione contro i preti merita di essere considerato un razzista, lo stesso diciamo nei confronti del prete che fa affermazioni del genere. Il vescovo deve rimuovere il parroco se ha a cuore la serietà della chiesa cattolica. A nostro parere don Piero non ha più nè la dignità, nè il ruolo di sacerdote.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

In fondo questo "povero" sacerdote si ricollega direttamnete a Tertulliano , teologo dei primi secoli del cristianesimo.
La donna è un essere inferiore e deve essere rigorosamente velata, ci ricorda qualcosa? Di lui se ne occupò negli ultimi anni anche l'attuale Pontefice. Mercoledì 30 maggio 2007
Che dire del, cosidetto, sacerdote ? Io credo nulla, in fondo lui ripete per convinzione quello che nella coscienza , non ufficiale, è considerato un atteggiamento corretto ! Dall'ebraismo, da cui discendono le religioni monoteiste occidentali, il rapporto con l'altro sesso è sempre stato di predominanza, dell'uomo sulla donna. I tempi cambiano e con loro noi stessi, solo che i primi sono rapidi, nei cambiamenti, noi siamo più lenti. Chissà a quale periodo apparterrà il Vescovo ?

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