domenica 2 dicembre 2012

Dovevamo vedere anche questo.


Nello spettacolo scadente delle idee del centrodestra dovevamo subire anche l’onta di un ennesimo partitino integralista che dice di presentarsi, alle prossime politiche del 2013, perché ama l’Italia. Siamo messi proprio male. Il sig. Magdi Cristiano Allam, con la sua lista ”Io amo l’Italia”, si candida come Premier. Ecco la notizia del giorno. Intendiamoci, il Sig. Allam, dopo avere ricevuto la cittadinanza italiana, è libero di partecipare anche al concorso per bidello comunale. Nessuno glielo impedisce, è un suo diritto. Ma che voglia concorrere addirittura per diventare Presidente del Consiglio al posto di Mario Monti, è troppo. La sfrontatezza non gli manca. E non perché è di nascita egiziana ma perché ha un programma politico da far accapponare la pelle! Che sia nato e cresciuto in Egitto per certi versi ce lo ha reso finora piacevole, viste le nostre simpatie per la storia e la cultura dei popoli arabi. Il fatto è che questo Signore, dalla eccellente prosa manzoniana, dal momento in cui è stato folgorato sulla strada di Santa Romana Chiesa cattolica è stato un crescendo di fondamentalismo e di integralismo religioso becero. E sembra non gli basti, perché è di un antieuropeismo da fare invidia al peggior Borghezio della Lega. Se dipendesse da lui l’Italia precipiterebbe in un medioevo feudale, imbevuto di radicalismo religioso alla “Tea Party” al cui confronto l’Islam sarebbe considerato più avanzato del welfare delle società scandinave. Dice che il Pd è un collettore di poltrone. Che l’unica via di uscita dalla crisi in cui versa l’occidente sono i valori non negoziabili della cristianità. Che non esiste una entità definibile come Palestina. Che ama l’Italia per cui non si alleerebbe mai con altri partiti i quali, a suo giudizio, sono fonte di discredito. Dulcis in fundo ha il supporto, udite udite e nientepopodimeno che, dei cristiani Copti e che il suo vero motto è: “ama l’Italia come ami te stesso”. Ma si può, negli anni duemila, proporsi candidato alla guida di una società occidentale, che si riconosce nei valori fondanti e avanzati dell’Europa come se ancora fossimo alle crociate del XII secolo, benedette da Papa Urbano II? Avremmo preferito che il novello tribuno dell’Inquisizione invece di “scendere in campo” come ha fatto e vuole rifare un certo Silvio Berlusconi (anche lui che "ama l'Italia", ma a modo suo), cattolico “osservante” più di Allam, andasse in un convento a meditare sul male che hanno fatto alla libertà inviolabile della persona umana i sui cofedeli del cattolicesimo antigalileiano. E qui, carissimi, non si può imbrogliare perché la storia è ampiamente documentata e fa fede una certa sentenza di abiura e del confino a vita del vecchio Galileo in un palazzo di Arcetri. La cosa incredibile è che ci siano due monsignori, Gianfranco Ravasi e Salvatorino Fisichella e un "esperto" scienziato Antonino Zichichi, che non perdono occasione per dire il contrario. Cose da pazzi!

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Non perdo tempo a commentare il sig. Magdi Allam, di cristiano adesso ha solo il nome, quelli che commento sono gli ultimi da lei citati, Ravasi, Fisichella e Zichichi, in fondo sono abituati a dire cose la storia ha ampiamente decretato come false !

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