martedì 29 gennaio 2008

Ecco la verità nascosta dai partiti che vogliono le elezioni subito.


Sulla stampa di oggi (IlSole24ore) è uscito un articolo, a firma di Mariolina Sesto, nel quale si dice pressappoco che: “con il voto 300 milioni in più ai partiti. C'è un motivo per il quale il voto anticipato conviene a tutti i leader nessuno escluso: se si andasse alle urne i partiti incasserebbero fino al 2011 rimborsi elettorali doppi. Sia quelli maturati per la quindicesima legislatura che quelli relativi alla sedicesima. Per le forze politiche la fine anticipata della legislatura si trasformerebbe in un business finanziario, per lo Stato in un aggravio di costi pari a circa 300 milioni di euro. E a poco vale a questo punto il taglio del 10% al fondo annuale per i rimborsi scattato con la Finanziaria: l'aggravio per lo Stato sarà di 270 milioni anziché di 300.[…]”.
E avevate dubbi che non fosse così? In questa corsa alla furbizia si mette in mostra in modo particolare quell’incoerente, cinico, tosto e scaltro emiliano-romano di Gianfranco Fini, capo di An, che aveva aderito al referendum a suo dire per scopi “altruistici”, nell’interesse della nazione! Ma in questa corsa all'interesse pecuniario non si salvano neanche il partito di Bossi e quello di Berlusconi, che naturalmente più di tutti ha fiutato l’affare. Ma in questa non strana comitiva ci sono anche il compagno Diliberto, i camerati Storace e Tilgher, la fascista Mussolini, ecc... Insomma una bella compagnia. Proprio un bel gruppetto di disinteressati. Te capì?

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