mercoledì 23 gennaio 2008

Quando si dice che avevamo visto giusto.


Avevamo ragione. E lo diciamo con soddisfazione. Il titolo, in seconda pagina di oggi del Corriere della Sera, ci informa che non avevamo torto nel proporre un'idea politica che si è realizzata concretamente su un grande giornale a diffusione nazionale. La dichiarazione di Veltroni di voler correre da solo alle prossime elezioni ci aveva colpito per la sua carica di coraggio e di sfida. Mai nella storia italiana un partito politico, moderato e riformista, aveva osato tanto. Ecco il titolo del Corriere: "Alle urne insieme"."No, soli"..
La pretesa di bloccare il Sindaco di Roma per non farlo presentare da solo e ricomporre l’eterogenea ammucchiata di partiti diversissimi era evidente. Dunque, non siamo stati i soli ad attribuire ai partitini della composita e rabberciata coalizione di “sinistra-centro” la responsabilità di avere prodotto i disastrati risultati che oggi abbiamo tutti dinanzi agli occhi."Vicini vicini" avevamo detto e dello stesso tenore è l'articolo del Corriere. Ci fa piacere che il giornale abbia fatto ricorso a un titolo così efficace e appropriato. Un po' ironico, un po' provocatorio, ma terribilmente veritiero, il nostro “vicini vicini” intendeva sottolineare l’arroganza di chi sa che può ricattare una società, a larghissimi tratti cattolica, che per il 50% è di centro-destra e del rimanente 50%, almeno il 70% è moderata. Lo hanno capito anche le pietre che la vera causa di tutti i mali del governo Prodi è stata la strategia a tappe forzate dei piccoli di sinistra di rendere comunista l’intera società italiana. Il metodo scelto è stato quello di appellarsi al programma. Ricordate il famoso programma-polpettone di duecentosettantasette pagine che riguardava tutto, ma proprio tutto? Ebbene tra le centinaia di migliaia di parole presenti su quel documento bastava un solo aggettivo per dare il pretesto a Diliberto, Scanio, Caruso & C. per procedere a richieste inverosimili e provocatorie. Non contenti di questo potere ricattatorio, insaziabili nelle loro pretese, i partitini hanno progettato l’accaparramento di tutto il possibile, prima che il destino prendesse la strada della imminente caduta. Da Rifondazione ai Verdi, dall'Udeur allo Sdi (compreso il gruppetto di terroristi brigatisti nominati a cariche parlamentari), e chi più ne ha più ne metta, si sono assicurati una bella fetta di potere mediante leggi ad hoc, leggine, nomine, posti, prebende, contratti sindacali ad usum delphini, assunzioni, incarichi e altro inimitabile malcostume. E noi qua a subire. Solo uno stupido, e Veltroni non crediamo che lo sia, avrebbe accettato l'abbraccio mortale di coloro che hanno deciso da tempo di far cadere il governo. Farà bene il PD a correre da solo. Almeno mostrerà orgoglio, chiarezza nelle scelte politiche, coraggio, lungimiranza e speranza, quella speranza che non morrà mai in coloro i quali hanno sempre creduto che questo paese possa essere un giorno governato da gente onesta, da gente che identifica la vita politica con l’impegno a realizzare una società più giusta, più europea, più moderna e adeguata alle sfide che il terzo millennio ci pone e ci porrà sempre di più in futuro. Potrebbero essere questi e non altri gli ingredienti di una possibile vittoria di Walter Veltroni alle prossime elezioni. L'alternativa? Continuare i teatrini della politica così come è riuscito scaltramente a fare quell'inaffidabile Silvio Berlusconi, padrone di un numero ormai incalcolabile di televisioni, che ha sempre fatto e bene quel teatrino che a parole dice di combattere ma che in realtà utilizza per i suoi furbeschi interessi personali. Il rischio? Essere condannati a vivere nell'altalenante contraddizione "dalle stelle alle stalle" e "dalle stalle alle stelle". Naturalmente, ognuno può comprendere da solo chi sono le stalle e chi sono le stelle.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La situazione che hai illustrato è speculare a quella del centrodestra. Anche allora si era sotto il continuo ricatto della lega, che pretendeva e otteneva, con la differenza che l'elettorato del centrodestra è meno schizzinoso di noi. A loro basta non pagare le tasse e tutto il resto chissenefrega. Smettiamola con questa continua autocritica, con questi mal di pancia. Il mondo della politica fa schifo, lo sappiamo tutti, e dunque o si ha il coraggio di buttare tutto per aria o si accettano i compromessi, si chiudono gli occhi, le orecchie e se necessario si va anche in apnea. Cosa credi che a me faccia piacere constatare che la Chiesa mette sempre il naso negli affari miei? Mi tocca subirla, perchè nel PD c'è quella baciapile della Binetti e altri. Il mondo perfetto non ci sarà mai, ma almeno con questo centrosinistra mi viene garantita un minimo di equità sociale. Luxuria mi è simpatica molto di più che il cattolicissimo ateo Casini. Basta con 'ste ipocrisie da benpensanti. Mi dispiace, Zeno, ma oggi sono furiosa. Ciao Lucia

Anonimo ha detto...

Se vuoi, puoi anche cancellare il mio commento precedente. Lucia

Anonimo ha detto...

Il tuo commento è sentito e autentico. Dunque rimane, per spiegare al navigatore solitario che si imbatte in questi commenti come si possa soffrire fino all'inverosimile in questa Italia dei rifiuti e dei Mastella. Personalmente potrei dire che io non mi sento italiano, faccio il tifo per la Finlandia e mi piace Helsinki. Ma rimane il fatto che la mia italianità mi rimane addosso sempre, come una malattia. Ne sono fiero e orgoglioso perchè so con certezza che la mia idea di Italia non coincide nè con quella di Berlusconi, nè con quella di Prodi. Spero che un giorno la si possa vedere. Intanto mi preparo a sostenere un movimento politico di idee che sia contrario alla "Banda Bassotti" di centrodestra e si opponga fermamente alle "ammucchiate" con l'estrema sinistra. Il resto lo giudicheremo giorno dopo giorno.

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