domenica 20 gennaio 2008

La condanna a cinque anni del Tribunale di Palermo al Presidente della Regione Sicilia: una vergogna, una infamia o entrambe?


Parlare male della Sicilia è come sparare sul morto. Una Sicilia da mentecatti è quella che si ritrovano i siciliani all’indomani della severa condanna a cinque anni di galera del loro Governatore Salvatore Cuffaro, detto Totuccio vasa vasa. E lui che fa? Con un sorriso a cinquantadue denti nel suo ufficio, all’indomani della condanna, festeggia mangiando e offrendo cannoli siciliani alla ricotta. Straordinaria sintesi di teatro dei pupi e di sagra paesana dei baci con coppola in testa il giorno della processione del Santo Patrono, il Governatore siciliano è stato condannato per favoreggiamento semplice e interdizione dei pubblici uffici. Come dire: uno dei macigni più insopportabili per un amministratore pubblico. E invece lui, tranquillo come un’anguilla, sembra che abbia detto ai suoi collaboratori che la condanna non gli è stata comminata per mafia, dunque, sono "cosette". Nella sua logica perversa, come in quella di quasi tutti i politici siciliani, le condanne dei tribunali penali in Sicilia non hanno tutte lo stesso peso politico, perchè quelle per mafia hanno un peso maggiore di quelle per favoreggiamento. Dunque, l’oltraggio al popolo può aspettare la fine della legislatura, quando si potrà ritirare in pensione con una lauta prebenda. Morale, etica, valori, principi, responsabilità, costume, comportamenti, giudizi, moralità, nella sua mente, come in quella di molti suoi corregionali, sono “cosette” insignificanti e continua a rimanere inchiodato alla sua poltrona come se nulla fosse stato. In verità, l’oltraggio commesso dal Presidente della Regione Sicilia è una grave offesa commessa a mezza Sicilia. L’altra metà lo sostiene, perché delinque come lui. Bei numeri!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Abbasso Cuffaro, viva i cannoli!

Totò

Anonimo ha detto...

Caro Totò attento! I cannoli siciliani possono essere :
1) alla ricotta (bianchi);
2) alla crema (gialli);
3) al pistacchio (verdi);
4) al cioccolatto (marroni).
Dunque, dire basta dire "viva i cannoli". Meno sintesi e più argomentazioni, please.

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