Il governo Prodi, come avevamo previsto, è dimissionario. Ieri sera è stato sconfitto al Senato per 161 voti contro 156. L'Esecutivo dell'ammucchiata politica è finito. Lo avevamo sempre detto che prima o poi non l’avrebbe fatta franca. Da una coalizione rissosa, che conteneva al suo interno "di tutto, di più", non si poteva pretendere altro. Una maggioranza che andava dal trozkista Turigliatto e dal no-global Caruso al conservatore Dini e al neo-democristiano Mastella, non poteva assolutamente reggere. E' stato un mezzo miracolo che sia durato quasi due anni. In nessun paese del mondo si era mai vista una tale ammucchiata di posizioni politiche così eterogenee e diversificate da far convivere “il diavolo con l'acqua santa", la falce e martello del comunista Diliberto con il doppiopetto e gilè di Dini, l’ex brigatista rosso D’Elia e il difensore del tifo teppistico Paolo Cento con la carismatica Binetti. L'illusione di un esecutivo che al Senato potesse reggere per la presenza dei Senatori a vita è durato anche troppo. Dunque, niente sconcerto, niente depressione, niente drammi. Si ricomincia. Qui si parrà la tua nobilitate, è la celeberrima frase del secondo canto dell’Inferno di Dante che tanti studenti si sono sentiti ripetere molte volte dai loro professori e dai loro genitori per incitarli a mettersi in gioco. Adesso, con l'azzeramento del governo delle “non scelte”, dei niet di Pecoraro Scanio, si riparte e vincerà chi avrà più idee e risorse politiche. In democrazia fortunatamente vale sempre la massima che a decidere è sempre il popolo. Almeno che... Almeno che la politica non riesca a tirare fuori dal cappello a cilindro una soluzione intelligente. E in questo caso la soluzione ingegnosa esiste ed è un governo capace, con pochi punti programmatici, diretto da una forte personalità, credibile nel suo equilibrio politico, stimata da molti, di grande personalità e di grande caratura internazionale. Il governo Prodi era tenuto insieme dalla colla dell'antiberlusconismo mentre il governo brillante che noi desideriamo per i prossimi mesi deve avere per colla il dialogo con Berlusconi, almeno sulle tre grandi questioni della riforma elettorale, della riforma istituzionale e dell'economia. Il nome noi lo abbiamo: si tratta dell’ex Commissario UE alla concorrenza Mario Monti, uno dei pochi uomini in grado di garantire le tre condizioni della credibilità, della equidistanza e della apartiticità, oltre al prestigio internazionale. Riceva il gradimento dei due principali partiti del Parlamento e faccia una riforma elettorale proporzionale alla tedesca con forte sbarramento. Si impegni al meglio per gestire le gravi emergenze. Introduca una ventata di onestà e di moralità nella vita politica governativa e poi si vada subito a votare con la nuova legge. L'altra proposta, quella di votare immediatamente, a parte il fatto che bloccherebbe il paese per almeno quattro mesi di campagna elettorale e di nomina del nuovo esecutivo, ci obbligherebbe a non eleggere i parlamentari ma a farli nominare dai soliti inaffidabili e inciucioni capi-partito, alla maniera dei Re, monarchi assoluti di una volta. Finiamo con una riflessione. Il vero volto di questo paese l'ha offerto in TV quel parlamentare campano dell'Udeur, di cui ci vergogniamo di avere la stessa nazionalità scritta sul passaporto, che ha offerto di se quello che è diventato da qualche lustro il nostro paese: le corna, l'insulto e la violenza. Oltre al danno, la beffa. La "monnezza" non è solo quella che si butta nella pattumiera, ma è quella che quotidianamente dobbiamo sorbirci da parlamentari screanzati e inutili, lautamente pagati.
venerdì 25 gennaio 2008
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20 commenti:
Berlusconi ha già detto che vuole votare con questa legge il più presto possibile e tutti, tranne il PD, la pensano come lui. Bisognerebbe creare un movimento d'opinione che porti in piazza la gente minacciando di bruciare le schede elettorali qualora ci obbligassero ad andare alle urne con la porcellum. Ci sarà qualcuno che lo farà? Io penso di no. Nanni Moretti è sparito. Beppe Grillo sta aspettando il 25 aprile per fare il suo v-day contro i giornalisti. All'orizzonte c'è solo desolazione.
In democrazia conta solo il Popolo. Il numero di voti ai partiti è il solo parametro oggettivo che conta. Ergo, se Berlusconi ha i numeri per impedire la formazione di un governo tecnico vince e si va alle elezioni. A mio parere Berlusconi accetterebbe di rimandare il voto a una sola condizione, e cioè che il Presidente incaricato a formare il nuovo governo fosse Gianni Letta. Questa è l'unica possibilità che rimane a Veltroni per ottenere il rinvio delle elezioni. E se si va alle elezioni subito ... sono guai.
Sia ben chiaro a Veltroni: alle urne si va soli! Se sento puzza di alleanze con Casini o Mastella, voto Rifondazione Comunista! Lucia
Grazie del post Lucia. Cerchiamo di non perdere la calma. In politica le decisioni non si devono prendere sull'onda delle emozioni. Certo, c'è da rimanere più che depressi dell'evolvere della situazione. Chi avrebbe mai potuto immaginare che l'unica ancora di salvezza per la parte di centro-sinistra che non vuole le elezioni subito potesse essere Casini? Eppure in politica ciò che non andava bene prima può andare bene dopo. Chi l'avrebbe mai detto che Rifondazione Comunista dopo avere fatto cadere nel 1996 il 1° Governo Prodi, dieci anni dopo avrebbe sostenuto lealmente (a parte il paleo-trozkista Turigliatto) il 2° Governo Prodi? Eppure è stato così. E chi avrebbe immaginato che il Senatore Follini sarebbe stato un elemento fondamentale del PD? Dunque, occhio alle novità. Se sono rose ....
Ma dai, ma quali trasformismi devo ancora subire? A quali metamorfosi devo ancora adattarmi. Se il destino dell'Italia è quello di morire berlusconiani, ok accettiamolo! Ma almeno dal punto di vista psicologico non subiremo altri danni. Andare al voto, alleati a "scalpo candeggiato" creerebbe in tutti gli italiani onesti e laboriosi e pacatamente di sinistra uno sdoppiamento di personalità irreversibile! No, no. Io ho già deciso. Non sono mica Fini io. Lucia
Nessuno dice che non puoi essere contro un pro/improbabile accordo con "scalpo candeggiato" (buona questa, Pedret). Rimane il fatto che andare alle elezioni anticipate subito è stupido due volte. Primo perchè il Berlusca vincerebbe a piene mani. Secondo perchè i parlamentari, con l'attuale legge elettorale, li sceglie lui e non te. Anche se voti RC il candidato che sarà eletto non lo scegli tu ma qualcun altro, come per esempio il no-global Caruso. In politica gli italiani onesti e laboriosi devono, in certi casi, "turarsi il naso", come fece Montanelli a suo tempo con la DC. In ogni caso la partita è difficile, maledettamente difficile. Ciao.
Rassegnamoci, non c'è futuro per il nostro Paese. Spegniamo computer e televisione e facciamo le cose che ci piacciono come leggere, parlare, cucinare, dipingere, giocare a scacchi. Per il resto quel che sarà, sarà. Dedicare del tempo alla politica italiana è da scemi. Lucia
Carissima, il tuo suggerimento non è accettabile per il semplice motivo che è proprio questo ciò che desidera il centro-destra dagli italiani. E quando parlo di centro-destra parlo di individui come Storace, Mussolini, Fini, larghi strati di FI, e la Lega Nord. "Lasciateci lavorare" è il motto di Berlusconi."Non disturbate il manovratore" continua lo stesso Berlusconi nell'operazione di marketing televisiva e mediatica volta a riprendere il potere. Vuoi spegnere il pc e lasciar fare?
Ciao.
Ma io non ho detto che non andrò a votare, figurati! Desidero impedire alla politica urlante e volgare del centrodestra di entrare in casa mia. Se lo possono sognare Floris, Santoro, Vespa, che passi le mie serate a guardare Casini l'indemoniato che sbraita contro la povera Bindi, o Fini linguabiforcuta che ci dà lezione di stile e di onestà intellettuale in doppiopetto, ingiuriando un'onesta persona come Prodi. Non voglio sentire gli ululati del mefistofelico La Russa, i rantoli di Bossi, gli sproloqui di Calderoli. Sono debole di stomaco. Voglio circondarmi di musica, di bellezza, di tranquillità. E mentre qualcuno già inneggia ad una nuova marcia su Roma, io comincio a pensare a cosa mettere in valigia. W l'Europa. Ciao Lucia
Penso che il problema di fondo sta nella suddivisione degli italiani in buoni e cattivi. Questa visione manichea non mi piace. Anche se è noto che i buoni e i cattivi esistono in tutti gli schieramenti politici, tuttavia non è possibile accettare che i La Russa, i Bossi, i Calderoli, i Casini, i Berlusconi, ecc. sono i cattivi mentre (e lascio stare gli Scanio, i Diliberto, ecc..) i parlamentari dell'Univo, compreso lo stesso Prodi, sono i soli buoni in circolazione. La democrazia è fatta di buoni e di cattivi di entrambe le parti, che esistono e non possono essere ghigliottinati da nessuno. L'errore è stato commesso a monte, e consiste nell'illusione di Prodi di avere vinto nel 2006 le elezioni, quando con i numeri del Senato doveva subito capire che le cose non stavano così. In un paese trasformista come il nostro Prodi ha preso un abbaglio. Doveva viceversa ricercare l'intesa con Berlusconi per una "grosse koalitionen". Ma sembravano tutti accecati dall'idea non di avere vinto, ma di avere stravinto. Hai dimenticato le ultime due settimane di campagna elettorale quando il leader di Rifondazione Bertinotti dichiarò che bastava possedere una sola casa che avrebbe imposto un'ICI colossale a tutti i proprietari? Hai dimenticato quando Diliberto disse che avrebbe tassato i BOT degli italiani? La conseguenza? I voti scapparono via come i buoi dal recinto! E adesso si pretende che Berlusconi accetti ora ciò che gli fu negato allora? Il fatto è un altro. E cioè, che in due anni di governo Prodi l'unica colla che ha tenuto insieme la coalizione è stato l'antiberlusconismo, quando invece c'erano visioni antitetiche tra partiti e parlamentari! E adesso, purtroppo, si raccoglie ciò che si è seminato, cioè gramigna. E poi ... e poi..., fermianmoci qua. Nonostante l'Europa sia bellissima non è andandosene all'estero che si risolve il problema. O no?
Ah! Dimenticavo. Come ha detto bene massimo D'Alema, qualora si vada alle elezioni anticipate non facciamo drammi. Noi siamo abituati all'idea di stare all'opposizione. Dunque... Ben dico io. C’è un solo motivo tuttosommato che mi farebbe accettare l’idea di andare alle elezioni anticipate. Si tratta del fatto che la legislatura, essendo durata meno di due anni sei mesi e un giorno, non darebbe la pensione ai deputati che non ce l’hanno già. E per vedere l'On. Caruso, l'On.Turigliatto & C. senza pensione mi adatterei, quasi piacevolmente, alla mezza delusione realizzando finalmente e concretamente ciò che diceva mio padre molti anni fa: “lui, con alcune bastonate violente sul mio corpo, mi ha procurato la rottura delle vertebre e mi ha mandato all’ospedale per sei mesi consecutivi ma io, con alcuni colpi di lattuga che avevo in mano, gli ho sporcato il vestito. Così impara”!
"Ah! Dimenticavo. Come ha detto bene massimo D'Alema, qualora si vada alle elezioni anticipate non facciamo drammi. Noi siamo abituati all'idea di stare all'opposizione".
Appunto, tanto vale fregarsene di tutto e dedicarsi ad altro! Lucia
Ecco le posizioni dei partiti della ex-coalizione di governo, ripeto ex-coalizione di sinistra-centro.
1) Subito elezioni e niente accordi con Berlusconi (0 mesi);
2) Nuovo governo balneare per fare la sola legge elettorale e subito dopo al voto (6 mesi);
3) Nuovo governo a tempo per fare la riforma elettorale e la riforma istituzionale (12 mesi);
4) Nuovo governo presieduto da Prodi con novità e nuovo programma (24 mesi);
5) Vecchio governo che si ripresenta alle camere per la fiducia (40 mesi).
Come vedi il ventaglio delle posizioni è talmente variegato che dimostra ancora una volta come è stato possibile fare un governo con tante facce diverse e tanti interessi differenti? Ma la cosa straodinaria è che tutti i partiti nascondono il loro vero desiderio che è la proposta n.6 seguente:
6) Vecchio/Nuovo governo che faccia solo gli interessi dei parlamentari dando loro la nuova pensione ai giovani e aumentando la pensione ai vecchi e cioè a chi ce l'ha già.
Te capì?
Ma certo! Chissa come ci sono rimasti male le mogli, le amanti, i fratelli, i cugini, i nipoti, i compari dei parlamentari che speravano di arrivare almeno al 29 ottobre! Il nostro Parlamento è come un enorme water pieno di s.....i; come sarebbe bello poter tirare lo sciacquone e vederli sparire tutti nel vortice d'acqua, guardare le testoline che girano, girano e poi via, spariti per sempre. Mamma mia, sto diventanto peggio della Litizzetto! (sei libero di eliminare il commento, se vuoi!) Lucia
Il problema è : meglio andare a votare subito con questa legge per "fregare" gli aspiranti pensionati, o fare una nuova legge che ci permetta di scegliere i candidati, di mettere uno sbarramento al 5% per spazzare via i Mastella & CO, e dimezzare i parlamentari già dalla prossima legislatura? Vaste programme! Lucia
Siamo patetici noi elettori del centrosinistra! Noi qui a pianificare, a suggerire, a sperare mentre i nostri politici sono divisi anche su queste cose. Insomma, basta! Perchè continuo a scrivere su questo blog? Avevo deciso di tirare i remi in barca e lo farò. Addio. Lucia
Coraggio. Coraggio. Le votazioni non sono mica una deportazione di massa! E poi ... non è da escludere che il tuo PD non possa non vincere le elezioni da subito con il 51% :) Parodiando Totò direi: "Lasciamo che il suo decorso faccia la politica".
Stasera ho cominciato a disintossicarmi dalla politica. Fortunatamente qui da noi si prendono i programmi svizzeri, così mi sono vista un bel film che mi ha rilassato molto. Dalla prossima settimana inizierò un corso di yoga : ommm,ommm! Ciao a tutti. Lucia
Cara Lucia,
siamo contenti per te. Tuttavia, continua a difenderti perchè la Politica il peggio di sè deve ancora darlo. Lo noteremo nei successivi passaggi della crisi. Ecco dei possibili scenari. In primo luogo quando il centrodestra, con Casini, farà quadrato per pretendere le elezioni anticipate che Napolitano non vuole dare loro. In secondo luogo, quando organizzerà una gigantesca manifestazione di protesta a Roma col pagamento del viaggio e del "companatico" ai partecipanti che le sezioni di FI e di An pagheranno di tasca propria pur di provare lo stesso piacere che ha provato quel deputato catanese di FI con il pullover rosa sulla giacca che gridava come un ossesso al Senato e che, purtroppo, ha fatto il giro del mondo. Infine, quando nella prossima campagna elettorale i vari Storace, Tilgher & C. lavoreranno sul loro terreno preferito che com'è noto è all'insegna della rissa e dello scontro fisico. Per favore tieniti forte perchè il futuro di questo paese non è radioso.
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Omm,Omm,Omm! Fino alla levitazione!!!
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