venerdì 4 giugno 2004

Era stato detto.

Il Presidente della Commissione europea Romano Prodi, intervistato da un giornalista, ha affermato che in caso di sconfitta di Berlusconi alle elezioni europee le dimissioni del governo non hanno ragione di esistere, perché sono elezioni europee e non nazionali. Mi fa piacere ricevere la conferma di quanto ho asserito su questa pagina web il giorno 23.5.04 nel quale ho affermato: “Dico senza esitazione che comunque andrà a finire la prossima consultazione europea queste elezioni non avranno e non dovranno avere alcuna rilevanza sulla tenuta del Governo. La ragione è che non sono queste le elezioni per il rinnovo del Parlamento Italiano. Quelle sono ancora da venire”. Provo soddisfazione nel prendere atto che il diretto interessato, leader del centrosinistra, lo abbia riconosciuto esplicitamente. Ho sempre sostenuto che a essere corretti e onesti ci si guadagna sempre, almeno in stima e considerazione. Al contrario, gli inattendibili, specie quando si sentono superiori a tutto, prima o poi perdono e pagano di persona, magari passando all’opposizione. E il passaggio dal governo all’opposizione non è sempre indolore.

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