venerdì 25 giugno 2004

Il liberalismo e l’intelligente politica del Governo Berlusconi.

A tre anni dalla vittoria delle elezioni politiche che hanno decretato il passaggio al centro-destra dell’esecutivo, in questo paese si è perseguita la politica liberale della maggioranza così come l’aveva stabilita Silvio Berlusconi nel suo famoso “contratto agli italiani”. In questi anni si è liberalizzato a fondo, moltissimo. E bene. Si sono migliorate le condizioni per realizzare vera concorrenza, si sono perseguiti, in modo rigoroso e con apposite leggi, i pessimi comportamenti monopolistici delle aziende illiberali e si sono messi in moto molti progetti per migliorare l’efficacia dello spirito concorrenziale delle Aziende in modo tale da servire meglio i cittadini. Insomma, si è realizzata la vera politica che i cittadini italiani sognavano da tanti anni. Tutto questo, com’e’ noto, lo ha detto esplicitamente e senza ambiguità, l’Autorità antitrust. Cito solo quattro casi su tutti, per giustificare la bontà della politica governativa. Le tariffe assicurative RCA sono diminuite moltissimo negli ultimi tre anni. Le Banche hanno erogato servizi con costi dei conti correnti che sono i più bassi d’Europa e, soprattutto, hanno fornito buone informazioni ai clienti investitori, tanto che molti pensionati hanno visto crescere i loro risparmi a causa dei buoni suggerimenti di investimento dei loro sudati risparmi. Naturalmente, ciò è stato possibile per l'ottimo controllo della Banca d'Italia. Tutto vero. Le bollette elettriche sono diminuite moltissimo tanto da essere uno degli indicatori privilegiati della diminuzione dell’inflazione. Pensate che sono le tariffe più basse in tutta l’Europa. Infine, le Televisioni. Qui addirittura la concorrenza è stata sviluppata al massimo. Pensate che non esiste più sul terreno concorrenziale alcun gruppo privato che ha posizione dominante nel mercato televisivo, tanto che l’Italia non ha più avuto alcuna condanna internazionale come succedeva prima con il governo Prodi. La ciliegina finale però riguarda Silvio Berlusconi che ha, subito dopo essere stato nominato Presidente del Consiglio, eliminato alla radice il suo peccato originale di conflitto di interessi. Ha venduto tutto ciò che era inerente a questo aspetto e adesso governa in tranquillità e senza affanni col beneplacito di tutti. Peccato per l’opposizione che alle ultime elezioni europee ha visto diminuire i consensi in modo rilevante perché punita dall’elettorato per avere detto sempre bugie. Ah! Dimenticavo. I tribunali che dovevano giudicare Berlusconi, Previti et Altri, hanno emesso tutti sentenze di assoluzione piena perché è stato dimostrato in modo incontrovertibile che era stata tutta una montatura della magistratura milanese. Meglio di così, si muore. Ma le cose sono andate proprio in questo modo, oppure me le sono inventate? Qualcuno dice che qualche volta, per scherzo, dico le cose al contrario. Sarà vero? Indovinate voi.

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