lunedì 21 giugno 2004

La legge Bossi-Fini: una buona legge che non funziona bene.

La legge sulle quote d’immigrazione extra-comunitaria è una buona legge. E’ una delle poche leggi adeguate ai tempi che il governo Berlusconi è riuscito a produrre in quasi tre anni di legislatura. Ma come tutte le buone leggi ha qualche difetto che ne riduce l’efficacia. Mi riferisco al fatto che tra gli extra-comunitari esistono quote di lavoratori di “alta qualità” che la legge dovrebbe prevedere e che invece mette nel mucchio alla stregua di un immigrato clandestino spacciatore di droga. Vi pare possibile? Urge la novità di prevedere un adeguamento. Non tanto per creare una nuova categoria di extra-comunitari fortunati, quanto per creare delle corsie privilegiate per lavoratori ad personam. Per esempio, quando si tratta di personale altamente qualificato, come un ricercatore super specializzato o un professore universitario che viene chiamato a una cattedra dal Senato di quella Università, ecc.., sarebbe necessario che la legge prevedesse una figura ufficiale di "Assistente all’immigrazione" che suggerisse a queste persone come fare per sopravvivere in questo difficile paese. Servirebbe, soprattutto, a snellire le pratiche burocratiche. Stiamo parlando di snellimento di pratiche non di favoritismo burocratico. Ma si sa che in Italia, certe figure pratiche di lavoratori non si creeranno mai. Il sindacato non lo permetterebbe mai. Sarebbe lungo tentare di piegare il perché tutti i paesi industrializzati del mondo hanno una burocrazia snella, veloce, adeguata alle situazioni e in Italia, invece, un timbro può bloccare un progetto da un miliardo di euro. Per non parlare del discorso delle tangenti per le autorizzazioni anche per fare la carità. Tuttavia la ragione di fondo risiede nella incapacità di una classe politica di ammodernare le strutture dello Stato introducendo non solo leggi nuove, ma soprattutto mentalità nuove e più opportune. D’altronde quando gli studi di etnologia dicono a chiare lettere che l’italiano medio (non parliamo poi dell’italiano poco probabile) è “asociale, indisciplinato, né conservatore, né rivoluzionario, ma sempre fazioso, perché i rancori fraterni non si dimenticano mai” non è la sola politica a non funzionare. Non funziona quasi niente. D’altronde, Guelfi e Ghibellini non li ha inventati mica la Befana. O no?

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