venerdì 11 giugno 2004

A proposito dell'assegnazione di un seggio permanente alle Nazioni Unite.

Da qualche anno è ricorrente la richiesta da parte di Germania e Italia di poter disporre all'ONU di un seggio permanente. Non è chiaro se questa richiesta preveda anche il diritto di veto. A dir la verità se ne parla con discrezione, sottovoce, come se il tema fosse una cosa di cui vergognarsi. Il mondo diplomatico lo sta trattando secondo il motto “meno se ne parla e meglio è”. Desidererei essere chiaro su questa vicenda. Nessuno dei due paesi ha diritto ad avere un seggio permanente. Non ne esistono le ragioni. Tra l’altro, non se ne ravvisano né l’urgenza, né l’opportunità. Anzi. In un periodo in cui l’Unione Europea tenta di unire tutti i paesi europei in un unico grande soggetto politico, oltrechè economico, la decisione potrebbe avere effetti negativi. Sono contrarissimo al fatto che Germania e Italia aspirino a un qualcosa a cui non hanno diritto. Per favore, la smettano di insistere su questa richiesta inopportuna e fastidiosa. “Lo voglio, lo voglio” lo dicono solo i bambini.

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