sabato 12 giugno 2004

Il riscatto fantasma e il fantasma del riscatto.

E così il dott. Gino Strada di Emergency è scivolato sulla classica buccia di banana rappresentata dal falso scoop circa il pagamento del riscatto per liberare gli ostaggi italiani in Iraq. Un passo falso. Una polemica inutile. “Nessuno dovrebbe giocare sulla pelle di coloro che hanno rischiato la vita per aiutare la liberazione degli ostaggi” ha detto il Commissario Scelli. Mentre quest’ultimo distribuiva aiuti con la C.R.I. nelle pericolose città irachene di Najaf e Falluja, il dott. Strada cercava a tutti i costi di vincere la partita della liberazione degli ostaggi ed essere lui la persona che avrebbe salvato la vita dei prigionieri. Ha tentato di mediare ma non c’è riuscito. Nulla di male per una persona comune. Tutti possiamo fare fiasco e non riuscire in un lavoro difficile. Lui no, il dott. Strada non può sbagliare. Lui è il duro, l’intransigente. Lui è il Suslov della situazione: non poteva fallire e la sola idea che non sarebbe stato possibile liberare gli ostaggi col suo intervento l’ha tanto angosciato che non ce l’ha fatta. E allora è scattato il meccanismo della ripicca. Una macchia disonorevole su una carriera onorevole. A quando la candidatura con il Partito della Rifondazione Comunista?

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