sabato 20 ottobre 2012

Leggi costituzionali e leggi anticostituzionali.


La Corte costituzionale ha bocciato la norma voluta dal governo Monti relativa alla trattenuta sullo stipendio del 5% dei redditi compresi tra novantamila euro e centocinquantamila euro e del 10% oltre i centocinquantamila euro dei dirigenti statali. La motivazione è che la norma è anticostituzionale, perché colpisce solo il settore statale discriminandolo rispetto a quello privato. Due considerazioni. Possibile che un governo, chiamato dei tecnici, non sapesse che la Corte avrebbe cassato la norma? E’ come se un elettricista quando fa un impianto elettrico domestico, invece di mettere i fili di rame per far passare la corrente elettrica dal contatore agli utilizzatori elettrici li mettesse di plastica, impedendo il flusso delle cariche elettriche e lasciando al buio l’appartamento del povero proprietario, il quale “cornuto e mazziato” deve comunque pagare l’elettricista. Vi pare normale? Vi pare logico? Se la questione finisse qui, tutto sommato, potrebbe passare sotto silenzio. Il fatto è che c’è un altro aspetto della norma, più singolare e sorprendente che è istruttivo ricordare. E cioè che lo stesso governo tecnico di prima ha emanato un’altra norma che blocca per alcuni anni l’adeguamento degli esigui stipendi (altro che 150.000 euro all’anno) dei soli impiegati statali e non dei privati. Si penserebbe che la stessa Corte bocciasse la norma perché analoga alla precedente e, dunque, anticostituzionale. E invece no! La Corte costituzionale non l’ha bocciata e ha fatto il “finto tonto”. Adesso i fatti sono due. O la Corte costituzionale è composta da giocherelloni malvagi che si divertono a fare scherzi da prete ai più poveri (sarebbe grave) oppure i giudici in ermellino hanno fatto una scelta ben precisa, che è quella di favorire i più ricchi ai danni dei più poveri (sarebbe gravissimo). E nessuno parla di questa ennesima ingiustizia ai danni dei più deboli. Ma a che gioco giochiamo?

1 commento:

Giancarlo T. ha detto...

Questo dimostra che neppure i tecnici sono al di sopra degli errori, ma credo, non ne sono sicuro, che questo taglio fu deciso da Tremonti, d'altra parte ricordiamoci che neppure il grande Imprenditore è stato capace di fare buone cose. La Corte ha affrontato "solo" il taglio degli stipendi "alti" perchè è stata investita del problema dagli interessati, cioè i magistrati, cosa che invece per i piccoli dipendenti i "sindacati" non hanno fatto, infatti ha dovuto pronunciarsi solo su quel quesito. E' ovvio che se lo avessero fatto anche i sindacati avrebbe dato la stessa risposta, cosa che , volendo, potrebbe ancora fare se venisse posto.

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