sabato 27 ottobre 2012

Una vita spericolata.


Il Tribunale di Milano ha condannato l'ex premier Silvio Berlusconi a ben quattro anni di carcere, più di quanto ne avesse chiesto l'accusa. Già questo fatto, da solo, la dice lunga sul condannato Berlusconi. Era imputato di frode fiscale nel processo sulle irregolarità nella compravendita dei diritti Tv da parte del gruppo Mediaset. In più è stato condannato a una interdizione di tre anni dai pubblici uffici e disposto un versamento a titolo di provvisionale di 10 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate. Terribile. Tutto quello che in questi anni era stato denunciato dalla stampa si è terribilmente concretizzato nella sentenza di primo grado. Quello che ci indigna dell'uomo è che è stato condannato per il reato di "frode fiscale". Capite la gravità della sentenza? Un Premier condannato per frode. Come Al Capone, è stato incastrato per evasione fiscale, lui che da cattolico avrebbe dovuto pagare le tasse per primo, perché ricco. Non l'ha fatto. Vi ricordate il passo del Vangelo del "cammello che passa per la cruna di un ago"? Per giunta i giudici hanno scritto una affermazione ancor più terribile: "da Berlusconi naturale capacità a delinquere". Cosa volete che si dica di più? Noi lo avevamo detto. Adesso, si dovrebbero vergognare tutti coloro che lo hanno votato perché hanno dato la loro fiducia a un frodatore. Certo, si tratta di una sentenza che potrebbe essere ribaltata in Appello. Lo sappiamo che è provvisoria. Tuttavia, chiediamo solo una cosuccia: le dimissioni di Monsignor Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che lo ha sempre difeso.

1 commento:

Giancarlo T. ha detto...

La risposta è nel titolo del Monsignore: Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, appunto ! Più chiaro di così ?

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