mercoledì 31 ottobre 2012

Apologia del fascismo: questo reato sconosciuto.


Titolo di un quotidiano: "Nostalgici e neofascisti si ritrovano a Predappio per il novantesimo anniversario della Marcia su Roma". Domandina non tanto ingenua: ma l'apologia del fascismo non è reato? La Corte Costituzionale, nella sentenza del 16 gennaio 1957, si espresse confermando la disposizione (ogni tipo di apologia è denunciabile con un arresto dai 18 mesi a 4 anni) con le seguenti parole: «il reato si configura allorquando l'apologia non consista in una mera "difesa elogiativa", bensì in una esaltazione tale da potere condurre alla riorganizzazione del partito fascista». Ma questi lugubri soggetti, mica si riuniscono per raccontarsi la favola di Biancaneve e i sette nani! E, dunque, perchè la magistratura non interviene?

4 commenti:

Giancarlo T. ha detto...

Non solo questo si sa a volte le pagliuzze sono più accecanti delle travi, un esempio il mausoleo a Graziani !!

Anonimo ha detto...

Si, pero' ....... tutti quei dementi che si dichiarano comunisti ?? Quando è stato provato che è un'ideologia che ha provocato morti, sofferenze ... un vero genocidio ??

Zeno ha detto...

Caro Anonimo,
intanto grazie del commento. Per quanto riguarda la demenza "di tutti coloro che si chiamano comunisti" posso dirle che non sono mai stato tenero nei loro confronti. Può trovare nel blog alla voce Etichette molti miei post fortemente critici nei confronti di costoro che considero molto pericolosi per l'interesse del Paese. Tuttavia, mi permetta di farle rilevare una non piccola differenza. Nonostante Togliatti abbia provato a farci cadere nella trappola dell'Internazionalismo comunista sovietico per farci entrare "col trucco" nel Patto di Varsavia non c'è riuscito e pertanto non posso incolpare i comunisti di avere portato il paese laddove lo portò il Duce, ovvero al disastro. E poi nel Ventennio fascista non mi risulta che l'Italia sia stata governata dai comunisti. Pertanto, nonostante io abbia combattuto sempre il comunismo mi permetta di farle rilevare che nella nostra Costituzione non esiste una norma contro l'apologia del comunismo. Il fatto vero è che oggi di tutto l'Italia ha bisogno tranne che della ricostituzione del partito fascista.

Anonimo ha detto...

Caro Zeno,
grazie innanzitutto per la cortese e civile replica ... non i tutti i blog avviene.
Convengo con Te che nel ventennio l'Italia non era governata dai comunisti. Tuttavia gli errori commessi nei confronti della libertà erano determinati (non dico giustificati) dal pericolo incombente.
I fatti che io citavo precedentemente non erano riferiti all'Italia (benchè in vari partiti di SX ed in un sindacato non vedo molto pluralismo e libertà) ma a livello internazionale.

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