martedì 13 luglio 2004

Celentano tra ricordi, emozioni e ‘stiupidate.

Dicono che per festeggiare i 40 anni di matrimonio, Adriano Celentano e sua moglie Claudia Mori hanno inviato a parenti e amici un biglietto d’invito che li rappresenta come due scimmiette abbracciate. Sono convinto che l’immagine sia indovinata. La sensazione è che come le scimmie, non si può fare a meno della loro amicizia e, a maggior ragione, non si può fare a meno di riconoscere loro la capacità di avere suscitato in noi forti emozioni e piacevoli sensazioni. Associamo ai loro volti e alle loro stravaganti canzoni, buona parte della nostra vita trascorsa da giovani che desideravano sognare, con tutto il carico di ideali, bisogni ed emozioni che ha caratterizzato gli anni della nostra verde età. Grazie coniugi Celentano per averci regalato questi momenti piacevoli. Per il resto, Celentano non ci è mai piaciuto. I suoi interventi istrioneschi in televisione, le sue pause vere o false, spontanee o studiate, non ci hanno mai fatto piacere, né ci hanno divertito le sue spacconate strambe e bizzarre. Ma come a tutte le scimmiette, si perdona anche questo. Celentano è sempre stato una buona scimmia, sia in televisione sia al cinema. In tutta la sua vita ha dimostrato di essere sempre giovane, contagiandoci con la sua spensieratezza e, spesso, con la sua leggerezza. A nostro giudizio sarà sempre così: giovane senza eccezione. E ai giovani si perdona tutto. Anche la stupidità.

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