E così anche il Ministro del Tesoro e dell’Economia, il cosiddetto "superministro" Giulio Tremonti, ovvero il "fiscalista di successo", si è dimesso dal Governo. Chi lo avrebbe mai detto. Indipendentemente dalla manovra economica cosiddetta “correttiva”, che ne ha provocato le dimissioni, è finita come non poteva non finire. La sua commedia politica, dovuta alle sue posizioni estremiste e filo leghiste in economia, è terminata. Le sue critiche esasperate ed esasperanti contro l’euro non potevano più essere accettate. Fine ingloriosa di un individuo non meritevole di fare il Ministro della Repubblica. In verità, vi è ancora un altro caso del genere non risolto. Stiamo parlando dell’Onorevole Umberto Bossi, altro Ministro che non avrebbe mai dovuto fare il membro del governo se noi ci trovassimo in una Repubblica seria. Purtroppo, con le maggioranze politiche che ci siamo ritrovati recentemente e con la mancanza di serietà politica, tutto è stato possibile. E’ così che alcuni anonimi e sbiaditi politici di second’ordine sono riusciti a scalare, immeritatamente, le poltrone istituzionali più importanti. Speriamo che alla prossima fermata, scendano. Per il bene del paese.
domenica 4 luglio 2004
Uomini non conformi al ruolo non avrebbero mai dovuto fare i Ministri.
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