giovedì 22 luglio 2004

Monti o Buttiglione: una nomina vale l’altra?

Il Presidente designato della Commissione Europea, Durao Barroso, incalzato dai giornalisti, molto diplomaticamente ha detto che entrambi i nomi sarebbero ottime figure di rilievo per la prossima Commissione. E’ vero? Senza ombra di dubbio, sono due personalità di notevole spessore. La designazione spetta al Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi. E noi dobbiamo rispettare la decisione che egli prenderà. Ma è consentito avere un’opinione in merito? Visto l’eccellente lavoro svolto da Mario Monti, l’intelligenza politica vorrebbe che egli fosse riconfermato. Ma, si sa, che l’intelligenza è una merce rara nell’intero panorama politico italiano e, in particolare, in questo momento nella maggioranza. Attualmente, l’interesse del Presidente del Consiglio è limitato al fatto che se dà la poltrona di Commissario europeo a Monti, Buttiglione si arrabbia e l’UDC non accetta il federalismo di Bossi. Un Presidente del Consiglio che avesse a cuore il nome e la dignità dell’Italia, non avrebbe dovuto mai avere dubbi. Avrebbe scelto subito Monti, indipendentemente dal resto. Ma noi sappiamo che al Presidente Berlusconi, peraltro intelligentissimo uomo politico quando si tratta di difendere i propri interessi, nel settore della politica europea ha, diremmo, qualche defaiance. Ricordate la polemica con il parlamentare tedesco Martin Schulze e la definizione di kapò dato a quest’ultimo? Una cosa vergognosa. Pertanto, dubitiamo che verrà designato Monti. Perché? Semplice. Monti è una personalità indipendente che cura gli interessi superiori dei cittadini europei, nell’interesse dell’Europa. Monti è al di fuori delle combriccole e si rende sempre antipatico per le sue decisioni super partes. Avete mai visto un politico italiano a cui stanno a cuore gli interessi superiori?

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